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Con il Future Food Institute arrivano in Italia le ‘hackathon’

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(AdnKronos) – Nasce il Future Food Institute, organizzazione no-profit, nata come spin-off di You Can Group, business incubatore italiano di idee che promuove e realizza progetti imprenditoriali in differenti settori. Obiettivo, studiare nuove tendenze e aiutare organizzazioni e imprenditori del mondo del food a pianificare per costruire un futuro a lungo termine migliore per le persone e per il pianeta. Il metodo? Le “hackathon”, maratone di idee nate nella Silicon Valley per produrre innovazione riunendo menti creative e favorendo la contaminazione tra talenti diversi.
Nelle hackathon, normalmente legate al mondo della tecnologia, a correre sono i pensieri, le menti, le creazioni, i progetti di giovani studenti, lavoratori, imprenditori che vogliono sviluppare start up. La maratona di idee proposta da Future Food Institute per l’Italia si chiama Bibimbap, termine coreano che significa ‘’riso mescolato’’ e che introduce un metodo di ricerca basato sull’eliminazione di vecchi concetti, per dare spazio a quelli più nuovi e performanti.
Le hackathon si strutturano in diverse fasi: durante la prima i partecipanti ascoltano e interagiscono con realtà consolidate del mondo food, successivamente cercano di influenzarsi a vicenda e creare nuovi progetti e idee, attraverso il pensiero libero e la condivisione. I risultati: start up basate sulla condivisione social, o app che mirano a migliorare la gestione delle aziende.
Milano e Bologna sono le città scelte per le prime due “food hackathon”: la prima si è concentrata sul cibo biologico, sano, ma poco conosciuto, con il coinvolgimento di studenti degli atenei milanesi; la seconda, sulla ristorazione collettiva sostenibile. Tra gli esempi di innovazione nati e presentati durante i Bibimbap milanesi e bolognesi: un’app che responsabilizza il consumatore, un progetto di sviluppo degli spazi collettivi, un tour itinerante tra quartieri cittadini e un Qr Code narrante su ogni prodotto bio.
‘’Riunire menti così diverse tra loro in un contesto comune può generare una grande capacità innovativa. Come Future Food Institute contiamo su questi metodi per aprire dialoghi e, messe sul tavolo le questioni, fornire risposte frutto della conversazione tra professionisti di vari settori, studenti, mentor, docenti, startupper’’, sostiene Sara Roversi, fondatrice di You Can Group.