Home Nazionale Con ittiturismo per conoscere mestieri e segreti del mare

Con ittiturismo per conoscere mestieri e segreti del mare

0

Roma, 11 ago. (Labitalia) – Centinaia di imbarcazioni dei diversi mestieri della piccola pesca costiera accolgono lungo i litorali più belli della penisola amanti del mare in cerca di nuove emozioni. L’attività, che ha registrato lo scorso anno circa 200 presenze, come spiega Lega Pesca, è volta alla diffusione della cultura del mare e del patrimonio di conoscenze e saperi legati ai mestieri e alle tradizioni marinare e viene annoverata a pieno titolo nel settore del turismo responsabile e sostenibile. Contribuisce a migliorare la sostenibilità della pesca, perchè offre la possibilità di diversificare l’attività delle imprese, riducendo la pressione sulle risorse.
Dalla penisola sorrentina all’arcipelago toscano, dai paradisi delle Eolie ed Egadi alle Aree marine protette della Sardegna, lungo le affascinanti coste liguri, fino alle lagune Venete, l’offerta è molto variegata, in funzione delle diverse ricchezze e delle vocazioni territoriali, di coste, lagune laghi o fiumi. I costi variano con il variare della durata e dei servizi offerti (pasto a bordo, immersioni, etc), a partire da 20 fino a oltre 100 euro. Strettamente connesso alle attività di pescaturismo, che si svolgono in mare, l’ittiturismo integra l’offerta turistica dei pescatori con una serie di servizi a terra.
Centrato sull’ospitalità nelle caratteristiche abitazioni degli antichi borghi pescherecci e sui servizi di ristorazione a base delle specialità tipiche regionali o locali, l’ittiturismo include anche tutte quelle attività ricreative e culturali che sono finalizzate alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici e delle risorse di pesca e alla valorizzazione di tutti gli aspetti socioculturali del mondo dei pescatori.