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Conaf, da agronomi supporto tecnico per ripristino normalità nelle Marche

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Ancona, 5 mag. (Labitalia) – Il Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali) e gli ordini territoriali della Regione Marche esprimono vicinanza e solidarietà alla città, rendendosi disponibili a offrire tutto il supporto tecnico necessario per consentire di ripristinare, quanto prima, condizioni di accettabile normalità. “Dopo novembre 2013, un nuovo più intenso e drammatico fenomeno alluvionale – si legge in una nota – ha interessato il territorio della Regione Marche, causando due vittime e provocando ingentissimi danni ad abitazioni, infrastrutture e produzioni agricole. L’epicentro dell’evento è stata Senigallia, dove un vero e proprio nubifragio si è abbattuto sulla città (oltre 120 mm di pioggia in poche ore), causando la tracimazione del fiume Misa e l’allagamento della città”.
“La conta dei danni – continua il Conaf – è drammatica: due persone decedute, migliaia di abitazioni invase dal fango, i danni si contano per milioni di euro. Senigallia è in ginocchio, ma il maltempo ha interessato drammaticamente anche il territorio limitrofo, con danni particolarmente elevati nei comuni di Jesi, Chiaravalle e Osimo”.
“Anche nella vicina provincia di Pesaro e Urbino l’alluvione – ricorda il Conaf – ha causato ingentissimi danni. All’interno della città di Pesaro si è addirittura temuta la tracimazione degli argini del fiume Foglia, evento poi scongiurato con il passare delle ore (il livello idrico è arrivato a 20 cm dal coronamento dell’argine). Il territorio più colpito è stato sicuramente quello della vallata del fiume Foglia, nei Comuni di Pesaro, Urbino, Gallo di Petriano e Cà Gallo, ove la piena del fiume e dei suoi principali affluenti (in particolare il Torrente Apsa), ha causato l’allagamento di numerose abitazioni e la chiusura al traffico di diverse strade. A centinaia le frane sparse sul territorio provinciale, molte delle quali interessanti la viabilità”.
“In provincia di Macerata – avverte – le maggiori criticità si sono registrate nella fascia pianeggiante e collinare, nei Comuni di Mogliano, Corridonia e Montecassiano dove si sono registrate numerose frane e allagamenti. Ore di apprensione anche per le popolazioni delle province di Fermo e Ascoli Piceno. Nel Fermano è crollato un ponte a Sant’Elpidio a Mare in località Cerretino, lungo il fiume Ete, mentre nell’Ascolano una gigantesca frana lungo la Strada statale Salaria, all’altezza di Trisungo, ha ostruito completamente l’asse viario e interrotto il transito in entrambi i sensi di marcia. Fortunatamente in entrambi i casi non transitava nessuno e non ci sono stati incidenti”.
“Nonostante il lento ma graduale miglioramento delle condizioni meteo – osserva – lo stato di allerta continua ancora, almeno fino al 6 maggio: date le condizioni di particolare saturazione dei terreni, sono infatti possibili ulteriori fenomeni di dissesto. Il presidente Sisti e l’intero Consiglio nazionale, con gli ordini provinciali interessati (Ancona, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno), esprimono la propria vicinanza alla popolazione marchigiana colpita dall’evento alluvionale”.

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