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Conferenza di Antonio Bacci

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A distanza di un anno ritorna il ciclo di conferenze “Protagonisti del Novecento aretino”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con il Comune di Arezzo. A partire da martedì prossimo, viene ripresa ed ampliata una problematica già trattata in passato, ma sempre suscettibile di essere ampliata ed arricchita. Ad inaugurare il nuovo ciclo sarà la conferenza di Antonio Bacci “Telesforo Giovanni Cioli (1907-2002) e il rinnovamento ‘conciliare della Chiesa aretina”, in programma martedì 28 gennaio, alle ore 17,30, nell’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino. Gli incontri, tutti dedicati ad uomini che con la loro opera hanno improntato il secolo da poco concluso (oltre al vescovo Cioli, l’ingegner Umberto Tavanti, il dottor Ficai, il sindaco Lelli, il senatore Del Pace, monsignor Tafi e l’architetto Mercantini), si protrarranno fino alla fine del mese di marzo.
Giovanni Cioli (Telesforo da carmelitano; 1907-2002) fu nominato nel 1956 da Pio XII vescovo coadiutore di monsignor Mignone, con diritto di successione, e fece il suo ingresso solenne in città l’11 novembre 1956. È rimasto alla guida della diocesi per 27 anni, fino al giugno 1983. Passò il resto della sua vita nel convento dei Carmelitani di S. Maria in Traspontina, dove è morto il 15 gennaio 2002. È sepolto a Gualdo Tadino, nella tomba di famiglia. In un periodo di grandi trasformazioni e fermenti politici, sociali, economici e religiosi, si dimostrò energico ed infaticabile pastore. Si adoperò per dotare la periferia urbana, e molti altri luoghi della diocesi, di nuove chiese; ristrutturò gli ambienti del Seminario, rendendoli moderni e confortevoli; fu aperto alle istanze del Concilio Vaticano II e si impegnò alacremente per la sua attuazione. Per questo tenne un sinodo “pastorale”, durato cinque anni, e rimasto incompiuto per la fine del suo mandato. Nella sua persona furono unite le diocesi di Sansepolcro e di Cortona, poi confluite in un’unica realtà diocesana, quella attuale, nel 1986, al tempo del vescovo D’Ascenzi.
Antonio Bacci (1945) ha compiuto gli studi classici presso il Liceo “Petrarca”, gli studi teologici nel Seminario di Arezzo ed è stato ordinato sacerdote nel 1969 dal vescovo Cioli. Si è laureato nel 1974 a Firenze con il professor Garin. Attualmente è docente di Storia della Chiesa aretina presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Arezzo. All’attività pastorale e all’insegnamento ha unito la ricerca storica, da cui sono scaturite numerose pubblicazioni. Da segnalare, in particolare, quelle sull’antica viabilità aretina e sulle vicende della diocesi. Sul periodo della riforma conciliare ha scritto, insieme ad altri, un libro sul Sinodo aretino del 1978-1982 celebrato dal Cioli. Il volume è stato pubblicato a Roma nel 1989, con prefazione dello stesso vescovo.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone non soltanto di completare la galleria di “protagonisti” in precedenza delineata, ma anche di fornire elementi utili per una più analitica ricostruzione delle vicende storiche della nostra città, inserendole nel più vasto contesto regionale e nazionale.
La conferenza successiva è in programma il 4 febbraio, quando Andrea Sordini parlerà di Umberto Tavanti, per circa trent’anni ingegnere-capo del Comune. Gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.