Roma, 29 dic. (Labitalia) – “Dopo un anno, il 2014 molto difficile per le piccole e medie imprese, per il 2015 possiamo dire di nutrire un cauto ottimismo”. Così il vicepresidente nazionale di Confesercenti, Massimo Vivoli, parla con Labitalia delle speranze per l’anno nuovo. “Qualcosa si muoverà -aggiunge Vivoli- anche grazie ad alcune iniziative messe in campo dal governo. Ci auguriamo però che ci sia un maggiore intervento per le pmi sui problemi fiscali e del credito, che Confesercenti sta chiedendo da tempo. Chiediamo anche di sviluppare un’economia turistica, che è il settore che potrà far uscire il paese dalle difficoltà”.
Il 2015 dovrà segnare un’inversione di tendenza, sottolinea Vivoli: “Da una nostra analisi -ricorda- abbiamo visto che nel 2014 molte piccole e medie imprese hanno chiuso e che le chiusure sono state superiori alle aperture, con una cessazione di oltre 35.000 imprese: un grave danno non solo occupazionale -avverte il vicepresidente della Confesercenti- ma anche per il mutamento che subiscono le strade e i quartieri, un danno di immagine stessa per la città e una perdita nell’economie locali. Bisogna attivare tutti gli strumenti possibili -spiega- perchè si arresti questo processo negativo”.
Gli auguri della Confesercenti sono “che nel 2015 ci sia più attenzione alle pmi da parte del sistema bancario, che il governo vari una vera riforma fiscale per un fisco amico delle imprese, che ci sia meno burocrazia e più semplificazione”. “Il nostro è un grande Paese: teniamoci qui le nostre professionalità, investendo in formazione ricerca e scuola. Bisogna crederci e le forze politiche su questi temi devono trovare un’unità per far fare un passo in avanti all’Italia”, conclude.