Genova, 10 ott. (Labitalia) – “La situazione è drammatica, tutto il centro cittadino è stato spazzato via. La strada che porta alla zona industriale di Casella è franata, e due aziende importanti come Fip e Ultraflex hanno gli stabilimenti sotto oltre un metro di fango, e stanno ancora aspettando i vigili del fuoco che stanno arrivando dal Piemonte”. Così Sandro Cepollina, presidente di Confindustria Liguria, con Labitalia, fa una prima conta dei danni alle imprese per il maltempo che ha colpito Genova e dintorni.
“Dispiace -continua Cepollina- innanzitutto per la vittima: è come nel 2011. Alcune aziende non si erano ancora riprese e adesso di nuovo questo dramma. Aziende importanti come Esaote hanno avuto allagamenti e danni. Gli uffici sono tutti chiusi e l’intera città è bloccata”.
Per Cepollina, “è necessario lo sforamento del patto di stabilità per i comuni per permettere di realizzare quelle infrastrutture che servono alla messa in sicurezza del territorio, altrimenti alla prossima bomba d’acqua ci ritroveremo nuovamente a fare la conta dei danni e dei morti”.