(AdnKronos) – Ma da Confitarma arriva anche un monito sul fronte del cabotaggio e del short sea shipping. Nel mirino, “alcune ‘avventurose’ iniziative pseudo armatoriali, ricorrenti nei periodi estivi sulle rotte per la Sardegna e per la Grecia che hanno male interpretato la filosofia dei serivzi low cost, tipici del settore aereo, utilizzando navi vecchie di 30 anni ed oltre, che sarebbe stato meglio inviare alla demolizione”.
“Credo – dice Grimaldi – che siano necessari maggiori approfondimenti e verifiche ministeriali per evitare che navi con bassi livelli qualitativi operino nei nostri mari, danneggiando passeggeri e turismo”. Ma, aggiunge, “poco si è detto sul fatto che compagnie di navigazione leader nel comparto sono immediatamente intervenute, offrendo a quegli sfortunati passeggeri le loro unità moderne e idonee al servizio. E nessuno si è chiesto come mai, alla fine, tutte queste avventure falliscono regolarmente con ricadute negative economiche e d’immagine sull’intera collettività”.
Altro fronte quello dei porti. Confitarma punta il dito sull’inefficienza del sistema logistico e infrastrutturale, quali causa della perdita di competitività degli scali italiani. E, in vista del varo del piano strategico nazionale, previsto dalla Sblocca Italia, il presidente Grimaldi sottolinea come “l’attuazione di alcune misure dovrà essere chiarita ma questo piano finalmente prevede l’eliminazione di investimenti inutili o ripetitivi. In altre parole, l’eliminazione del grave fenomeno degli investimenti a pioggia”. E, inoltre, per Confitarma, “non è detto che l’accorpamento die porti sia la soluzione migliore per il rilancio della portualità italiana, date le obiettive diverse esigenze esistenti tra i porti di interesse nazionale e porti regionali. Sarebbe forse più utile adeguare la governance dei posrti minori alle loro dimensioni”.