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Congresso Spi Cgil: Il futuro è anche il nostro: gli anziani vogliono contare nelle scelte

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Congresso Spi Cgil: Il futuro è anche il nostro: gli anziani vogliono contare nelle scelte

80 assemblee congressuali con la partecipazione di quasi 5.300 iscritti. E martedì prossimo, 4 marzo all’hotel Minerva, l’appuntamento conclusivo e cioè il Congresso provinciale.
Lo Spi, il sindacato pensionati Cgil, è la struttura più rappresentativa all’interno della confederazione: in provincia di Arezzo conta oltre 28mila iscritti distribuiti in 9 leghe e con una presenza capillarmente diffusa su tutto il territorio.
Il congresso sarà aperto dalla relazione del Segretario Giuseppe Selvi. Seguiranno il saluto dell’assessore del Comune Marcello Caremani e gli interventi del Segretario provinciale Cgil, Alessandro Mugnai e di quello dello Spi regionale, Franco Ligori. Presenti anche i dirigenti dei sindacati pensionati di Cisl e Uil. Gli interventi dei delegati si protrarranno per l’intera giornata fino alle conclusioni di Luigia Navarra, della Segreteria nazionale dello Spi.

“Il nostro congresso – annuncia Giuseppe Selvi – sarà l’occasione non solo per una riflessione sugli ultimi quattro anni ma soprattutto per mettere a punto la strategia per il futuro. La crisi sta colpendo duramente e i suoi riflessi sociali colpiscono in maniera sempre più pesante i pensionati. Assistiamo ad una contraddizione che sembra lontana dall’essere sanata: il forte aumento della popolazione anziana aumenta la domanda di servizi e di nuovo welfare ma, dall’altra parte, i vari governi continuano a tagliare risorse. In sintesi: aumenta la domanda, diminuisce la risposta”.

Centrale, per lo Spi Cgil, rimane quindi la contrattazione con gli enti locali e, più complessivamente, con il sistema che eroga servizi pubblici. “Gli anziani corrono sempre di più il rischio di rimanere soli ed emarginati. Il nostro obiettivo – afferma Selvi – è quello di affermare un nuovo ruolo della popolazione anziana nelle grandi scelte. E pensiamo alla riforma dello Stato, allo sviluppo economico, ad un nuovo welfare sia nazionale che locale. Il futuro è di tutti, anche il nostro”.