Roma, 27 ott. (AdnKronos) – “Il calcio rivendica delle situazioni sugli arbitri che sono giuste: se parti da un milione di tesserati hai un certo livello di spesa. Ma vogliamo parlare del ciclismo? Il ciclismo si fa su strada, le giurie le abbiamo anche noi e pesano per un milione di euro l’anno”. Lo ha detto il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, commentando le preoccupazioni del calcio per i possibili tagli ai contributi del Coni in base ai nuovi parametri.
“E’ la madre dei problemi, sono quarant’anni e forse più che, da quando è stato costituito il Coni, si ha difficoltà a trovare dei parametri. Questi mi sembrano molto obiettivi, anche se onestamente quelli precedenti costituivano già una base molto attenta su quella che era la meritocrazia del lavoro”, ha sottolineato Di Rocco, prima di soffermarsi sulle difficoltà del ciclismo simili a quelle del calcio: “Non per contrapposizione, ma per nostri problemi specifici come quello del doping che abbiamo dovuto affrontare e risolvere da soli -ha precisato il n.1 della Fci a margine dell’evento ‘Destinazione Rio’-. Ognuno ha il diritto di lamentarsi, ma con il buonsenso bisogna andare verso dei parametri. Poi vedremo i risultati e se ci sarà da pesare e riequilibrare il presidente del Coni è la persona più indicata per farlo”.