Home Attualità Coni: Giomi, tagli al calcio? Nessun golpe e regole valgono per tutti

Coni: Giomi, tagli al calcio? Nessun golpe e regole valgono per tutti

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Roma, 27 ott. (AdnKronos) – “I tagli dei contributi al calcio? Sono abbastanza imbarazzato a rispondere. Se ci sono delle regole valgono per tutti, punto e basta. Non c’è nessun golpe e non c’è nulla di rivoluzionario. Piuttosto, sono sorpreso dalla loro sorpresa”. Alfio Giomi, presidente della Fidal, si esprime così alla vigilia della Giunta del Coni che renderà ufficiali le cifre dei contributi alle federazioni. Il mondo del calcio è preoccupato per una possibile sforbiciata in arrivo.
“Non capisco -aggiunge il n.1 dell’atletica a margine dell’evento ‘Destinazione Rio’ in corso alla sala delle armi al Foro Italico-. Qui nessuno nega al calcio che abbia un ruolo primario, ma il fatto di adeguarsi tutti a delle norme mi sembra sia una questione di civiltà. Il calcio dice di avere sostenuto per anni tutto il mondo dello sport? Grazie di averlo fatto, ma credo sia un ruolo del governo quello di provvedere, come avviene in tutti i paesi occidentali simili a noi. Guardiamoci intorno, non vedo nulla di sconvolgente”.
Giomi non pensa che il calcio uscirebbe indebolito da un’eventuale riduzione dei contributi: “Mi auguro e penso assolutamente di no. Se poi tutti entriamo nel merito, ognuno si è adeguato ai soldi che aveva. Tavecchio dice che la seconda federazione ha un milione in meno di tesserati del calcio? Non mi sembra che il riferimento sia esclusivamente ai tesserati. La commissione che ha studiato i parametri non oggi, ma dieci anni fa, ha stabilito che il 72% del contributo va per alto livello e preparazione olimpica e il 18% per l’attività sportiva. E’ dieci anni che è così, ci sono i documenti e sono sul tavolo da tantissimo tempo: se uno li legge ne prende atto. Peraltro è stato tutto votato cinque mesi fa in Consiglio Nazionale, è sembrato rivoluzionario il fatto che anche il calcio soggiacesse ai parametri”.
“Ma vediamo quello che succede, magari scopriamo che il calcio prende più soldi. Tra l’altro nel documento non si parla mai di tagli al calcio, si dice solo di parametrare tutto. Non c’è nessuno, nemmeno in commissione, che si sogna di non riconoscere al calcio il valore che ha”. Giomi sembra escludere possibili ribaltoni dell’ultima ora: “Ribaltoni sulla base di un documento fatto da un ente pubblico e votato all’unanimità in un consiglio nazionale? Non è che qualcuno ha fatto un golpe e non mi sembra ci sia molto da dire”.