È con viva soddisfazione che il Consiglio e tutto l’Ordine degli Avvocati di Arezzo saluta l’elezione dell’Avvocato, nonché Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani a membro del Consiglio Superiore della Magistratura, il delicato organo di controllo che la Carta costituzionale italiana ha preposto a garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, ma anche a regolarne l’ordinamento affinché questo non assuma una natura di tipo corporativo.

Del resto la selezione dei cosiddetti membri laici (eletti dal Parlamento in seduta comune con un quorum assai elevato di tre quinti dell’Assemblea per i primi due scrutini e dei tre quinti dei votanti per quelli successivi) caratterizza la procedura per la scelta di rappresentanti (professori universitari, avvocati con oltre quindici anni di servizio) di indubbia autorevolezza, una connotazione che ha sempre distinto l’opera inappuntabile del collega e amico Giuseppe Fanfani sia nelle vesti di professionista, sia in quelle di uomo politico, nonché personalità di rilievo (nelle vesti di pittore e scrittore) anche nel panorama culturale aretino.

Nato nel 1947 a Sansepolcro (cittadina dove è stato Consigliere comunale della Democrazia Cristiana – partito al quale ha aderito all’età di 17 anni – e dove ha ricoperto anche la carica di Presidente della USL Valtiberina), Giuseppe Fanfani si è laureato con lode presso la Facoltà di Giurisprudenza di Perugia nel 1971 ed è iscritto all’Albo degli Avvocati dal 1974.

Come uomo politico, Giuseppe Fanfani è stato Consigliere della Provincia di Arezzo e Segretario provinciale della DC prima di essere eletto Deputato nel 2001 nelle liste dell’Ulivo con quasi 50mila preferenze ottenute nel collegio Arezzo-Valtiberina.

Nel 2006 è stato eletto Sindaco di Arezzo per il Centrosinistra affermandosi al primo turno con il consenso di oltre il 59% dei votanti, bissando il risultato cinque anni dopo e confermandosi per la seconda volta alla guida del capoluogo.

Innegabile è quindi l’impegno profuso da Giuseppe Fanfani nella sua attività politica e professionale, con un’attenzione marcata per i problemi sociali e le fasce più deboli della popolazione.

A Lui vanno quindi i migliori auguri dell’Ordine degli Avvocati di Arezzo per questo nuovo e prestigioso incarico, ricordando il primo periodo dell’art. 101 della Costituzione: “La giustizia è amministrata in nome del popolo”.