Home Nazionale Consulta: domani nuovo voto, notte di trattative in cerca intesa/Adnkronos

Consulta: domani nuovo voto, notte di trattative in cerca intesa/Adnkronos

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Roma, 13 ott. (AdnKronos) – Situazione ancora in alto mare per l’elezione dei due giudici costituzionali di nomina delle Camere, in attesa della nuova seduta del Parlamento convocata per domani mattina alle 11 per la diciottesima votazione. Se il Pd conferma la candidatura di Luciano Violante, convinto che abbia i titoli per l’elezione nonostante le contestazioni in questo senso avanzate dal Movimento 5 stelle e i dubbi sollevati dal capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, è proprio il movimento azzurro che ancora non riesce ad indicare un nome.
Dopo il ritiro di Ignazio Caramazza, sono in rialzo le quotazioni del presidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio Francesco Paolo Sisto, con un profilo politico adeguato da contrapporre a quello di Violante. “Sarà quel che sarà”, si schermisce l’interessato, riecheggiando la canzone di Tiziana Rivale vincitrice del Festival di Sanremo del 1983.
Tuttavia proprio all’interno di Forza Italia continuerebbero a a serpeggiare alcuni interrogativi, non tanto per la sua vicinanza con Raffaele Fitto, quanto per il complicato puzzle che si aprirebbe con un suo transito alla Corte costituzionale.
Primo passaggio sarebbe infatti quello di individuare un nuovo presidente della commissione Affari costituzionali, ruolo che difficilmente potrebbe andare appannaggio del partito di Silvio Berlusconi, come avvenne al momento della nascita del governo di larghe intese di Enrico Letta.
Una questione non di poco conto, considerando due dossier rilevanti che la commissione sarà chiamata a gestire, vale a dire la riforma del Senato e soprattutto quella della legge elettorale, se dovesse tornare alla Camera, come è prevedibile, il testo dell’Italicum che fu trattato in prima persona proprio da Sisto in qualità di relatore.
Torna così in campo la candidatura di Maurizio Paniz, ex deputato e all’epoca relatore del caso Ruby, quando si trattò di esaminare una richiesta di autorizzazione ad una perquisizione nei confronti di Silvio Berlusconi. A suo vantaggio soprattutto l’appoggio della Lega, per il resto abbastanza fredda nei confronti dei candidati indicati da Forza Italia.
Infine resiste il nome del costituzionalista Giovanni Guzzetta, pare sponsorizzato con forza da Brunetta. Non pochi gli ostacoli tuttavia che troverebbe sulla sua strada: un sostegno tiepido da parte dei Gruppi azzurri e un profilo tecnico che alla fine potrebbe nuocere a Violante.
Se infatti questa dovesse essere alla fine la scelta di Forza Italia, quest’ultima potrebbe avanzare obiezioni sull’ex presidente della Camera e chiedere al Pd di scegliere un candidato con una caratterizzazione più tecnica. Richiesta rispetto alla quale continua comunque il muro di gomma da parte dei Democratici.
Con la questione Consulta ancora in sospeso e il forte rischio di una nuova fumata nera, è invece sicuro che finirà con un nulla di fatto l’elezione del membro laico del Csm chiamato a sostituire Teresa Bene, dichiarata ineleggibile da Palazzo dei Marescialli. Domani, e probabilmente anche nello scrutinio successivo, sarà scheda bianca, per abbassare il quorum richiesto per l’elezione dai tre quinti i componenti l’assemblea ai tre quinti dei votanti.