Home Nazionale Consulta: M5S, anche Violante ineleggibile, non può candidarsi

Consulta: M5S, anche Violante ineleggibile, non può candidarsi

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Roma, 2 ott. (Adnkronos) – “Luciano Violante non può candidarsi alla Consulta”. Lo denuncia il deputato M5S Danilo Toninelli su Facebook, spiegando che all’esponente dem mancherebbero i requisiti necessari. Toninelli ricorda il caso di Teresa Bene, martedì scorso eletta al Csm dal Parlamento in seduta comune e poi dichiarata ineleggibile: “Un caso scandaloso e senza precedenti – scrive il grillino – Ma è un caso o è una prassi, quella di eleggersi i propri uomini anche nelle massime di istituzioni di garanzia, a qualsiasi costo?”.
Toninelli si sofferma dunque sul caso Violante. “L’art. 135 della Costituzione al comma 2 recita: ‘I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni d’esercizio’. Luciano Violante – rimarca il deputato M5S – non è un magistrato delle giurisdizioni superiori. Non ha esercitato la professione di avvocato per vent’anni. Non figura tra i professori ordinari di università in materie giuridiche”.
“Secondo il sito ufficiale del ministero dell’Università – riporta Toninelli – Luciano Violante è stato professore ordinario di diritto penale presso l’Università di Camerino, ma solo fino al 2008. Ma la disposizione della Costituzione è chiara: essa non a caso specifica, per i magistrati delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, che sono quelli eleggibili possono essere scelti tra quelli ‘anche a riposo’, mentre nulla è detto a proposito dei professori ordinari di università in materie giuridiche”.
(Adnkronos) – “È vero che alcuni giudici della Corte, anche tra quelli attualmente in attività, non erano in ruolo quando sono stati eletti – riconosce Toninelli – ma essi sono professori emeriti, ovvero ordinari che abbiano prestato almeno venti anni di servizio nella qualifica e ai quali il titolo sia stato conferito dall’università di concerto con il ministro, dato che in virtù di tale titolo essi continuano a svolgere attività didattica e coordinare progetti di ricerca, cioè l’attività propria dei professori ordinari di università, attività che Luciano Violante non svolge”.
“Sul sito ufficiale del Partito democratico Luciano Violante viene definito ‘Docente ordinario di istituzioni di diritto e procedura penale presso l’Università di Camerino’. Una definizione che – secondo l’esponente M5S – non vuol dire nulla: perché tecnicamente la materia ‘istituzioni di diritto e procedura penale’ non esiste. Esistono due differenti materie, il diritto penale e il diritto processuale penale, che sono materie precisamente e scientificamente distinte”.
“Ma il motivo della genericità della definizione è chiaro – accusa Toninelli – Luciano Violante non è uno studioso, un accademico, la sua produzione scientifica nel campo delle ‘istituzioni di diritto e procedura penale’ (qualunque esso sia) è pressoché nulla. Violante è un politico di professione. Esattamente ciò che la norma della Costituzione non vuole sia eleggibile come giudice della Corte costituzionale”.