(AdnKronos) – Calano dunque i contratti a termine che nel 2013 si attestano al 13,2% del totale e aumentano quelli part-time che in rapporto al totale degli occupati sale al 61,6% di cui il 71,5% tra gli uomini e il 58% tra le donne ed è particolarmente presente nel Mezzogiorno (78,5%). “Nel 2013 l’aggravarsi del quadro recessivo comporta un’amplificazione dei divari che caratterizzano il mercato del lavoro italiano, con l’eccezione di quello di genere che tende invece a ridursi, ma solo a motivo di un peggioramento della situazione occupazionale degli uomini”, conclude l’Istat.