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Convitto Nazionale, Autority per la Privacy avvia procedimento amministrativo

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Convitto Nazionale, Autority per la Privacy avvia procedimento amministrativo
Lucia Tanti

Tanti (FI-PDL): «Necessario un chiarimento complessivo su tutta la gestione»

«Le grane al Convitto Nazionale di Arezzo sembrano non finire mai. Dopo il rinvio a giudizio del Rettore per la questione della psicologa in classe, dopo le ispezioni da parte del Ministero dell’Istruzione che hanno definitivamente acclarato che il bando per reperire l’esperto esterno di musica era da ritenersi nullo e quindi tutta la procedura amministrativa da considerarsi errata con profili anche di  negligenza ed imperizia, arriva ora un nuovo procedimento amministrativo. Stavolta non dal Ministero dell’Istruzione, ma dal Garante per la Protezione dei dati Personali. Oggetto delle valutazioni sono i bollettini per pagare la retta che sono stati recapitati direttamente ai bambini a nome e per conto della banca e non della scuola. Molte famiglie rimasero alquanto sorprese e contrariate nel registrare che un istituto di credito interloquisse direttamente con bambini di sei o sette anni intestando  loro la retta da pagare tramite un bollettino già prestampato. Che la questione fosse anomala fu subito evidente tanto è vero che poi la stessa scuola ha “rimediato” facendo inviare la seconda tranche della retta non più ai minori ma ai genitori. Tuttavia anche la seconda “soluzione” parrebbe presentare delle anomalie tenuto conto che la banca in oggetto non risulterebbe designata dalla scuola  come soggetto titolato a trattare i dati né dei minori, né dei loro genitori. E’ evidente che sono allora necessarie ulteriori verifiche al fine di tutelare la privacy dei minori e delle loro famiglie garantendo che la scuola gestisca o faccia gestire i dati in maniera corretta. Sui bollettini intestati ai minori è ancora in corso un’altra verifica tenuto conto che i deputati di Forza Italia Monica Faenzi e Massimo Parisi sono in attesa di risposta da parte del Ministro Giannini su questo fatto. Certo è che mai prima al Convitto – e in nessuna altra scuola con queste modalità-  le rette sono state indirizzate a bambini i cui indirizzi di casa erano noti ad un Istituto di credito senza che i genitori lo sapessero. Rimaniamo in attesa delle risultanze di questa ulteriore verifica che investe il Convitto Nazionale di Arezzo nella speranza che tutto sia superato positivamente, al tempo stesso non possiamo che tornare a chiedere un controllo più attendo da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale e della Provincia di Arezzo insieme al Comune di Arezzo che fanno parte, con persone designate e di riferimento, del Consiglio di Amministrazione del Convitto. Un CdA che penso opportuno debba essere nuovamente investito di molti quesiti ancora aperti e a mio giudizio molto significativi».

Lucia Tanti
Capogruppo FI-PdL Provincia di Arezzo