Seul, 17 apr. (Adnkronos/Dpa) – E’ stato interrogato una seconda volta, questa volta come sospetto, il capitano del traghetto affondato ieri in Corea del Sud. Il capitano Jun Seok, 60 anni, era stato ascolatto una prima volta, come testimone, dagli ufficiali della Guardia Costiera che sta coordinando le operazioni di soccosro alla ricerca, ormai senza speranze, dei 287 passeggeri dichiarati dispersi. Sono solo nove i corpi recuperati, mentre 179 persone sono state messe in salvo. Il capitano, riportano i media sudcoreani, rischia l’incriminazione per omicidio colposo e violazione delle misure di sicurezza.