Roma, 8 ott. (Adnkronos) – Francesco Cossiga “aveva una visione lucida e lungimirante di come si sarebbe evoluta la situazione istituzionale e politica nell’Italia degli anni Ottanta. Voleva fortemente le riforme ma è rimasto inascoltato. Così la prima Repubblica si è suicidata”. Lo ha detto l’ex ministro Enzo Scotti, intervenuto alla presentazione del libro di Sergio Berlinguer ‘Ho visto uccidere la prima Repubblica’.
Cossiga, ha detto tra l’altro Scotti, “guardava i problemi interni del Paese dentro una visione strategica della politica internazionale, e tra i suoi meriti c’è senza dubbio quello di aver fatto riacquistare all’Italia prestigio sulla scena internazionale, proprio in virtù del coraggio mostrato nelle scelte e nelle decisioni. Come è accaduto sulla vicenda dell’installazione degli euromissili”.
“Nonostante le continue sollecitazioni di Cossiga, però, la classe politica non ha saputo leggere i cambiamenti della società, proprio mentre cominciava a salire la contestazione verso i partiti e verso quel sistema che poi sarebbe stato ribattezzato ‘casta’. Cossiga restò solo, un uomo solitario che andava controcorrente ma che aveva capito quanto sarebbero state importanti per la classe dirigente le riforme che a più riprese ha chiesto. I suoi appelli, purtroppo, sono rimasti ignorati”, ha concluso Scotti.