Home Nazionale Crimea, Obama contro Russia: “Via da G8” Mosca: “Per noi nessuna tragedia”

Crimea, Obama contro Russia: “Via da G8” Mosca: “Per noi nessuna tragedia”

0

Mosca, 24 mar. (Adnkronos/Ign) – Si dovrebbe tenere a Bruxelles la prossima riunione del G7 e non nella città russa di Sochi nella formula del G8. E’ quanto hanno deciso i capi di Stato riuniti al G7 a L’Aja, in Olanda. Dagli Usa arrivano pressioni per una riposta dura contro la Russia dopo l’annessione della Crimea, ipotizzando l’esclusione di Mosca dal G8. Il G7 in particolare dovrebbe aumentare le pressioni sulla Russia, applicando sanzioni economiche e isolando il Paese, se Mosca non cambia il proprio atteggiamento. “Non c’è motivo per cui i Paesi del G7 si impegnino con la Russia, se il Paese prosegue con il suo comportamento”, ha detto il vice consigliere Usa per la sicurezza nazionale, Ben Rhodes, a margine del summit sulla sicurezza nucleare a L’Aja, in Olanda.
Rhodes ha sottolineato che gli Stati Uniti “sono profondamente preoccupati dai movimenti della Russia lungo i confini” dell’Ucraina e che devono chiarire a Mosca “quali saranno le conseguenze se continua nelle sue azioni”.
Mosca però ostenta sicurezza e tira dritto. “Se i nostri partner occidentali credono che il formato del G8 non abbia più futuro, così sia. Non aderiamo a quel formato né a quel gruppo e non sarà una tragedia se non ci sarà più” ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov. “Aspetteremo un anno o due e vedremo come va e se effettivamente ne abbiamo bisogno”, ha aggiunto. Lavrov ha sottolineato che il G8 “è un club informale e non c’è alcuna appartenenza formale. Quindi, per definizione, nessuno può essere espulso da quel club”. Mentre era in corso la riunione del G7 a L’Aja il ministro degli Esteri russo ha spiegato che “molti pensano in realtà che il G8 abbia già concluso il suo ruolo perchè, ora che esiste il G20, tutti i temi di economia globale sono discussi in quel formato”.
Oggi intanto il presidente ad interim ucraino Olexander Turchynov ha reso noto di aver ordinato il ritiro delle forze armate dalla Crimea. La decisione, ha spiegato, è stata presa a seguito delle minacce ricevute dal personale militare e dalle famiglie.
LA RUSSIA PRENDE POSSESSO DELLA CRIMEA – Il ministro della Difesa Sergei Shoigu si è recato nella regione, primo esponente del governo russo a farlo, dove ha visitato, fra gli altri siti militari, anche la base della Flotta del Mar Nero di Sebastopoli e incontrato il ‘premier’ Sergei Aksyonov, il presidente del parlamento Vladimir Kostantinov e il sindaco della città Alexei Chaly. Shoigu ha nominato l’ex comandante della marina ucraina Denis Berezovsky, passato alla Russia subito dopo l’inizio dell’occupazione, come numero due della Flotta del Mar Nero e ha inoltre assicurato ai militari ucraini che hanno seguito il suo esempio che potranno scegliere il distretto militare e la flotta russa in cui prestare servizio. Il premier russo Dmitry Medvedev ha assicurato che la Crimea ‘russa’ potrà beneficiare dello status di zona a economia speciale in un periodo di transizione che si estenderà fino all’inizio del 2015, che entro l’estate saranno distribuiti a tutti i residenti della regione passaporti russi, che ”a breve” saranno aumentate le pensioni e che la regione sarà allacciata al sistema di distribuzione di energia russo attraverso lo Stretto di Kerch (le autorità filorusse della Crimea hanno accusato l’Ucraina di aver dimezzato le forniture di energia elettrica alla penisola).
BASI MILITARI – Intanto, truppe russe hanno occupato lunedì mattina la base navale di Feodosia in Crimea. L’assalto “è iniziato alle 4.30”, ha detto Vladislav Seleznev, portavoce militare ucraino per la Crimea, citato dal sito online in lingua russa Centro per il giornalismo investigativo. I soldati russi hanno usato granate assordanti e da almeno uno degli edifici della base si è visto uscire del fumo. Secondo Seleznev, le truppe speciali russe hanno catturato fra i 60 e gli 80 soldati ucraini. La Bbc ha confermato che i soldati ucraini sono stati portati via dalla base.
Secondo il ministero della Difesa di Mosca, la bandiera russa sventola su 147 installazioni militari della Crimea e 54 delle 67 navi militari ucraine, riferisce l’agenzia stampa Itar Tass.
PROPOSTA CHOC – Arriva infine la proposta choc del vicepresidente della Duma russa, Vladimir Zhirinovsky, che ha scritto al ministero degli Esteri polacco una lettera ufficiale in cui si propone di dividere l’Ucraina fra i due Paesi. Lo riferisce il sito eturbonews.com, secondo il quale la missiva del deputato nazionalista propone di valutare l’ipotesi di un referendum in Ucraina perché le regioni di Volyn, Lviv, Ivano-Frankivsk, Ternopil e Rivne si uniscano alla Polonia. Netto il rifiuto da parte polacca. “E’ semplicemente oltraggioso pensare che la Polonia voglia partecipare alla spartizione di un Paese amico e cambiare le sue frontiere”, ha risposto un collaboratore del presidente polacco, responsabile per gli affari umanitari.
Il portavoce del ministero degli Esteri polacco, Marcin Wojciechowski , ha confermato l’arrivo della lettera, ma ha aggiunto che nessuno l’ha presa “seriamente” in considerazione. Secondo la televisione polacca TVP, analoghi suggerimenti da parte russa sono arrivati anche ad Ungheria e Romania per annettersi Transcarpazia e regione di Chernivtsi. A questo punto solo la zona centrale dell’Ucraina, compresa Kiev, rimarrebbe indipendente.