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Crisi: associazioni manager, società non ascolta i giovani

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Padova, 5 dic. (Adnkronos/Labitalia) – L’ascolto degli altri è senza ombra di dubbio la prima caratteristica dei leader veri. E’ quanto è emerso dall’incontro organizzato oggi, a Padova, da Manageritalia, Federmanager e Cida. “In Italia oggi abbiamo un grosso problema, quello più grosso di tutti: non ascoltiamo i giovani e forse anche tutti gli italiani”, ha detto Riccardo Chiriatti, coordinatore Cida Veneto.
L’incontro è partito da un’indagine sulla leadership fatta su 300 dirigenti di aziende venete dal Competency Center dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dai risultati emerge che gli stili di leadership più utilizzati dai manager intervistati sono, nell’ordine, quello affiliativo (media 5,85), democratico (5,8), coach (5,62), visionario (5,55), autoritario (5,52) e battistrada (5,35).
Prevalgano dunque stili volti a coinvolgere e fare squadra, su stili che hanno fatto il loro tempo, più autoritari. “Quasi il 40% del campione – ha detto presentando l’indagine Fabrizio Gerli, docente economia di Ca’ Foscari – utilizza insieme i primi quattro stili e questo è il diapason della leadership, anche se in alcune situazioni servono anche gli ultimi due”.
Interessante anche notare che nelle differenze tra possesso dei vari stili tra i manager intervistati l’età conta poco, mentre il livello gerarchico fa la differenza. I top manager prevalgono per stile visionario, coach, ma anche autoritario, i middle manager per quello affiliativo. Le donne invece sono più coach e meno autoritarie.
“I segnali – ha detto a commento dell’indagine Pietro Luigi Giacomon, consigliere Manageritalia Veneto, che ha curato l’indagine – sono incoraggianti e il Veneto sembra, almeno da questo campione virtuoso, anche se particolare perché sono aziende managerializzate, capire la necessità di trovare nuovi modelli di fare impresa, abbandonando il vecchio modello autoritario. La leadership in questo nuovo contesto richiede di coinvolgere (o meglio ingaggiare), guidare e collaborare con i lavoratori della conoscenza, quali ormai tutti siamo, in modo dinamico”.
Insomma, ha spiegato Giacomon, “l’approccio dei manager oggi non può più essere quello autoritario o, se vogliamo, genitore figlio, ma deve essere da pari a pari”. “Una leadership paritaria che non significa abdicare autorità e responsabilità. Ai manager spetta trovare nuove strade per crescere, avere sogni e visioni e avere il coraggio di rischiare. Devono farlo cavalcando i trend emergenti e creandone di nuovi. Ottenendo risultati o, ancor meglio, facendo accadere le cose”, ha aggiunto.
“L’ascolto è la prima caratteristica di un musicista e di un leader”, ha ribadito Julián Lombana, direttore d’orchestra, Conservatorio di Trento, mentre Riccardo Pittis, capitano Nazionale Basket e Benetton Treviso, ha spiegato che “oltre all’ascolto serve poi carisma, cioè empatia per mettersi in sintonia con gli altri, esempio, competenza e autorevolezza”.
“Leadership vuol dire capire la situazione e capire e conoscere i lavoratori. Per essere un buon leader bisogna prima essere un buon gregario”, ha detto il giovanissimo Jan Slangen, pilota, comandante delle Frecce Tricolori. “Capire gli altri, farsi mare, essere responsabili e saper gestire le difficoltà sopportandone il peso”, ha chiosato Giovanni Stellin, medico, responsabile Reparto Cardiochirurgia pediatrica e cardiopatie congenite Padova, mentre Marisa Roncato, amministratore delegato di Ciak Roncato, ha sottolineato: “Leadership è guidare e non comandare un team, dare il buon esempio, essendo il primo a fare le cose, motivare”.
L’incontro si è concluso con la consegna dei premi del Concorso Manager anch’io, organizzato da Manageritalia, Federmanager, Cida e le Facoltà di Economia delle Università di Padova, Ca’ Foscari Venezia e Verona che quest’anno ha premiato tre Idee-progetto sui temi della gestione aziendale, presentate da studenti iscritti alle lauree magistrali nelle Università del Veneto. 36 laureandi magistrali hanno risposto al bando di concorso, 26 sono stati ammessi con i loro progetti e 3 hanno ricevuto il premio (3 borse di studio da 3.2 e 1000 euro): 1° Nizzaro Alessandro Verona; 2° Marchetti Alberto Padova; Gasparetto Angela Padova.