Home Attualità Crisi: Cgia, in 5 anni perse 91 mila imprese artigiane (2)

Crisi: Cgia, in 5 anni perse 91 mila imprese artigiane (2)

0

(Labitalia) – Ma la forza dell’artigianato, osserva la Cgia, è ancora viva e capace di traguardare il futuro oltre la crisi, grazie anche all’apporto delle nuove generazioni. Come ricorda Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, “i giovani, soprattutto nel comparto casa, costituiscono la maggioranza degli addetti”.
“E’ un segnale – spiega – molto importante che squarcia un quadro generale molto critico. A nostro avviso ciò è dovuto a due motivi. Il primo: questi mestieri, legati al mondo dell’edilizia, impongono una forza e una tenuta fisica che difficilmente possono essere richiesti a dei lavoratori di una certa età. Il secondo: il forte aumento del numero dei diplomati avvenuto in questi ultimi anni nel settore edile, elettrico e termoidraulico ha favorito l’ ingresso di molti ragazzi nel mercato del lavoro”.
“In generale – osserva il segretario della Cgia – malgrado le difficoltà e i problemi che sta vivendo il nostro settore, i giovani stanno ritornando all’artigianato, ma non ai vecchi mestieri. Dai nostri dati, ad esempio, gli artigiani che lavorano il vetro artistico, i calzolai, gli artigiani del cuoio, delle pelli e quelli e i sarti corrono il rischio, fra qualche decennio, di estinguersi. In alcuni settori come il tessile, il calzaturiero, l’agroalimentare, ma anche la meccanica. Siamo nella condizione di poter gareggiare con chiunque, sia in Italia che all’estero. Laddove sono necessari eccellenza, intelligenza, creatività, cultura ed alta specializzazione non abbiamo rivali”.