Roma, 24 set. (AdnKronos) – “I dati Istat e Isfol parlano chiaro. Dal 2008 al 2012 i dirigenti hanno pagato un prezzo altissimo alla recessione. Sono stati persi 450mila posti di lavoro”. Così Silvestre Bertolini, il presidente Cida – Manager e Alte Professionalità per l’Italia, il soggetto che rappresenta unitariamente a livello istituzionale i dirigenti pubblici e privati. Questa, aggiunge, “non è solo una perdita professionale, ma anche culturale. I cambiamenti degli ultimi anni hanno determinato un nuovo assetto della struttura professionale e occupazionale italiana”.
Infatti, rileva Bertolini, “sono cresciute professioni non qualificate a scapito di quelle a più alta specializzazione. E il nostro Paese non può permettersi questo, se vuole essere competitivo! Se l’Italia vuole tornare a crescere deve puntare sulla managerialità. La nostra non è una mera rivendicazione di categoria ma, dati alla mano, si è visto che in molti settori è proprio la presenza dei manager ad essere trainante”, prosegue il presidente Cida.
“Ad esempio penso a quei musei che, grazie alla guida di manager preparati hanno visto crescere visitatori ed incassi, rispetto alle tantissime realtà culturali che, purtroppo, gestite male, sono allo sfascio. Sarebbe un valore per l’Italia, oltre che per le singole aziende, poter contare su innovazione, esperienza, professionalità”, conclude Bertolini, “fino a sei anni fa erano previsti incentivi per le PMI che assumevano dirigenti in mobilità. Puntiamo sul fatto che vengano reintrodotti per consentire quell’immissione di managerialità di cui il nostro sistema economico ha urgente bisogno”.