Home Arezzo Crisi: Confcommercio, economia reale al palo, cresce divario Nord-Sud

Crisi: Confcommercio, economia reale al palo, cresce divario Nord-Sud

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Roma, 5 giu. (Adnkronos) Continua a calare il pil pro capite e continua a crescere il divario territoriale. E’ quanto emerge dal Rapporto sulle economie regionali realizzato dall’Ufficio Studi Confcommercio, in occasione dell’assemblea annuale.
Questo, in uno scenario che anche quest’anno non lascia prevedere una inversione di tendenza, con Pil a +0,5% e consumi a +0,1% per il 2014, la ripresa si allontana e si conferma più debole e lenta del previsto (leggero recupero nel 2015 con Pil a +0,9% e consumi a +0,7%). Cresce, sì, la fiducia, ma consumi e investimenti mostrano l’altra faccia del Paese, quella di un” e che vede ampliarsi sempre più il divario economico-sociale tra il Nord e il Sud; tra il 2007 e il 2013 il prodotto pro capite si è ridotto di oltre 3.100 euro e fino al 2015 non ci sarà alcun significativo recupero; continuano ad aumentare i divari territoriali: con oltre 34.000 euro, Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino Alto Adige si confermano le regioni con il Pil pro capite più alto. Campania, Calabria e Sicilia, con circa 17.000 euro, quelle con il Pil pro capite più basso.
E per i consumi la musica non cambia: a livello nazionale occorreranno più di 11 anni per tornare ai livelli pre-crisi e al Sud, nel 2015, si raggiungeranno 12.160 euro pro capite, un livello addirittura inferiore a quello di 20 anni fa (12.195 euro); con poco più di 80mila euro a testa, lo stock di beni strumentali destinati a produrre ricchezza al Sud è inferiore di 1/3 rispetto al Nord-Est (quasi 123mila euro). (segue)