Home Nazionale Crisi: D’Alema, Renzi abbandoni terza via, ora riscoprire lo Stato

Crisi: D’Alema, Renzi abbandoni terza via, ora riscoprire lo Stato

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Roma, 29 nov. (AdnKronos) – La crisi di oggi nasce dalla “debolezza della politica e dell’azione pubblica” e non se ne esce “senza politiche di investimenti, anche pubblici”. Lo dice, in una intervista al Corriere della Sera, Massimo D’Alema, che sollecita Matteo Renzi ad “abbandonare la terza via”, anacronistica, e a “riscoprire lo Stato”. La terza via, ricorda D’Alema, entra in scena “all’indomani della caduta del muro di Berlino, quindi in un clima di grande mutazione. Fu lo sforzo di far incontrare i principi del socialismo con una visione di tipo liberale. Penso ancora oggi che abbia avuto un impatto positivo, sia pure con effetti contraddittori che non possono essere nascosti. Ma è un’esperienza di 15 anni fa”.
Le priorità per un governo di sinistra sono “la riforma dello Stato, delle amministrazioni, compreso il funzionamento della giustizia, la sicurezza. A livello europeo, la prima riforma dovrebbe essere quella dei mercati finanziari”, sottolinea D’Alema, secondo il quale “l’austerità come premessa della crescita è una ricetta sbagliata».
E l’accordo europeo su questo tema è solo “a parole. Nella sostanza siamo di fronte solo ad annunci. Dei 300 miliardi del piano di investimenti di Juncker pare ce ne siano solo 21. I segnali di cambiamento sono estremamente timidi. Siccome non c’è più flessibilità nella moneta, si continua a premere su misure di contenimento dei salari. Il punto vero è questo. Ma questa politica è all’origine del crollo del mercato interno europeo”, conclude D’Alema, che dice di non credere che una volta approvato il Jobs act “arriveranno investimenti a pioggia o cresceranno tumultuosamente i posti di lavoro”.