Home Nazionale Crisi Milan, calma Seedorf: “Non ho avuto ultimatum da Berlusconi e Galliani”

Crisi Milan, calma Seedorf: “Non ho avuto ultimatum da Berlusconi e Galliani”

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Milano, 22 mar. – (Adnkronos) – ”Il presidente o Galliani non mi hanno telefonato per dirmi che mancano due partite per arrivare ad un verdetto”. Clarence Seedorf si sente saldo sulla panchina del Milan, nonostante la sequenza di risultati negativi. Il tecnico olandese, alla vigilia del match con la Lazio, chiarisce che dai vertici del club non è arrivato nessun ultimatum. ”Berlusconi non mi ha chiamato né per un motivo, né per un altro”, dice Seedorf.
”Sono tranquillo, motivato e convinto. Sento lo spogliatoio con me al 100%. Si parla di scricchiolii? Non leggo tutto quello che si scrive, altrimenti divento scemo. L’impegno che vedo in campo e l’impegno di una squadra che vuole uscire da questa situazione”, afferma. In settimana, si è parlato delle lamentele di alcuni giocatori che, in un incontro con il presidente e l’amministratore delegato, avrebbero stigmatizzato i metodi del tecnico. ”Ho letto che i giocatori hanno smentito di essersi lamentati con il presidente”, taglia corto Seedorf.
Mentre sul colloquio con Galliani racconta: “E’ stata una richiesta che ho fatto due giorni fa, ho anche cambiato l’orario dell’allenamento per parlare con calma. E’ stato molto costruttivo. Ho chiesto a Galliani di starmi vicino, non sono venuto al Milan pensando di fare da solo, sono contento dell’esperienza di Galliani. La società che ho conosciuto è sempre stata forte e anche io sto vivendo ora questa unione”. Il tecnico del Milan, Clarence Seedorf, ha commentato così, in conferenza stampa, l’incontro con l’ad rossonero Adriano Galliani.
“Io non mollo, do il 100% in quello che faccio e sono convinto che posso costruire, con le doti che ho, qualcosa di importante come allenatore. Sono al Milan e sono convinto che l’impegno che sto avendo avrà i suoi frutti, altrimenti sarebbe una pessima situazione, che è delicata, ma ritengo sia più importante il focus che ho verso la squadra, i giocatori e gli avversari”, ha aggiunto il tecnico del Milan che si dice “responsabile solo di quello che ho fatto, non di quello che ho ereditato”. “Da quando ho firmato il contratto sono responsabile. Sono assolutamente responsabile di quello che ho fatto da quando sono arrivato ma non, ad esempio, dello stato fisico della squadra che è stato costruito 8 mesi fa, ma sono responsabile del fatto che la parte tattica, tecnica e i risultati migliorino”.