Milano, 25 set. (Adnkronos) – A bloccare la crescita dell’Italia sono tutti quei “piccoli e grandi privilegi che creano inerzia al miglioramento e al cambiamento” del Paese. Stefano Preda, professore di Istituzioni e mercati finanziari al Politecnico di Milano, fotografa l’andamento dell’economica italiana e individua le cause di quelle che lui chiama “situazioni di inefficienza”. Preda ha parlato con l’Adnkronos a margine di un intervento in occasione del XV convegno annuale Anra, associazione nazionale dei risk manager, tenutosi oggi a Milano.
“Bisognerebbe che tutti – spiega il professore, in passato presidente di Borsa italiana – prendano consapevolezza di dover rinunciare ai propri privilegi: burocrati, sindacati, certi mondi imprenditoriali e ordini professionali”. Secondo Preda ci si deve “attivare” senza pensare di dover combattere una battaglia perché “non bisogna mettere uno contro l’altro”.
In Italia, sostiene, “ognuno ha il suo privilegio e pensa di difendere il proprio, ma non si accorge che intanto difende quello di tutti gli altri”. Questa “inerzia forte” impone un “impegno serio da parte di tutti” per far sì che “non diventi un rischio investire in Italia”.