Home Nazionale Crisi: Visco, non solo politica monetaria, investimenti per ripresa/Adnkronos

Crisi: Visco, non solo politica monetaria, investimenti per ripresa/Adnkronos

0

Roma, 23 set. – (AdnKronos) – Investimenti come chiave per uscire dalla crisi, perché “stiamo viaggiando in territori inesplorati” dove la politica monetaria da sola non e’ sufficiente alla ripresa. C’e’ un evidente filo rosso che lega quanto detto ieri da Mario Draghi in audizione al Parlamento Europeo e dal suo successore in Bankitalia Ignazio Visco nel suo intervento allo Strategic Forum che si e’ concluso oggi a Roma. Non e’ un’ammissione di impotenza delle banche centrali, tutt’altro, ma piuttosto un promemoria per la politica e per il mondo imprenditoriale che devono, a sette anni dallo scoppio della crisi, fare appieno la loro parte.
In una tavola rotonda dal significativo titolo ‘Valutazione dei costi a lungo termine della recessione’, Visco ha ricordato che “la politica monetaria non basta” perché la sua azione “è limitata” e in ogni caso “non deve essere la soluzione di un problema di crescita reale”. “Con i tassi in molte economie avanzate virtualmente a zero sono sempre più prese in considerazione le politiche monetarie non convenzionali” ha spiegato.
Le banche centrali, ha aggiunto, “hanno identificato nuovi modi innovativi per rispondere alla crisi e visto che “la carenza di regole” ha favorito la recessione oggi “le politiche macro-prudenziali sono ai primi posti dell’agenda delle autorita’ finanziarie”.
Il governatore di Bankitalia ha tenuto ad allargare la portata dei problemi ricordando che “la debolezza della ripresa dell’Eurozona non e’ piu’ limitata solo ai paesi sotto pressione”. Anche se questo, ha aggiunto, “e’ particolarmente preoccupante per i paesi con elevati debiti pubblici, la cui sostenibilità impone il ritorno a una crescita economica sostenuta”.
“Cio’ che preoccupa di più della crisi – ha osservato – è che potrebbe lasciare ferite permanenti” anche sul mercato del lavoro: “uno dei punti chiave della crisi – ha aggiunto – Visco è su quanta parte della disoccupazione sia ciclica e quanta strutturale”.
Il governatore di Bankitalia ha scandito le note cifre sull’andamento della disoccupazione in Italia, mettendoli a confronto con quelli di Usa e Regno Unito. Ma parallelamente – ha aggiunto – “c’e’ una crescente tendenza nelle economie avanzate a un calo del tasso di occupazione, che in Italia fra il 2007 e il 2013 e’ sceso dal 59 al 56%, con un calo dal 25 al 16% fra i giovani”.
(Adnkronos) – Ma sul mercato del lavoro, ha ammonito Visco, incombe anche il pericolo-opportunità rappresentato dallo sviluppo tecnologico. E l’Italia, ha aggiunto, non puo’ stare tranquilla dal momento che “non è immune alle sfide poste dalla tecnologia”.
“Vista la nostra specializzazione in prodotti tradizionali, il nostro paese finora ha sofferto soprattutto dagli effetti della globalizzazione, piu’ che dallo sviluppo tecnologico: eppure – ha osservato visco – come mostra un recente studio in Italia il 56% dei posti è a rischio ‘automazione’” contro il 51% della Germania o il 47% degli Usa.
Sono scenari che impongono interventi e la direzione, sembra suggerire il governatore, non puo’ essere che quella di tornare all’economia reale, favorendo lo sviluppo di un ambiente favorevole agli investimenti. “In Italia – ha osservato – gli interventi più urgenti sono quelli per tutelare la legalità e l’efficienza della pubblica amministrazione”. Sono interventi”ineludibili, ma perchè siano efficaci devono essere parte di una riflessione strategica ad ampio raggio sul funzionamento delle nostre economie”. “Deve essere invertito il calo degli investimenti pubblici – ha concluso quelli in infrastrutture devono tornare in cima alla lista dell’agenda politica”.