Home Nazionale Crisi: Zingales, a Governo manca visione lungo periodo

Crisi: Zingales, a Governo manca visione lungo periodo

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Milano, 29 ott. – (AdnKronos) – L’Italia finora è sempre rimasta indietro per la sua “incapacità di sfruttare appieno” la digitalizzazione e l’informatizzazione dei processi” e questo a causa, più che altro, “di pratiche manageriali clientelari, poco meritocratiche e trasparenti”. Ora, questo Governo è “coraggioso nel cercare cambiamenti forti” ma manca di “visione del futuro e obiettivi di lungo termine”. A poche ore della presentazione della sua ricerca ‘Diagnosing the Italian Disease’ all’Università di Brescia (stasera alle 20.30), l’economista Luigi Zingales anticipa alcuni contenuti del suo studio che si focalizza sulla produttività del Paese e sulle problematiche pre-crisi.
Dal 1997 al 2004, “la produttività per ore lavorate in Italia, a differenza di altri Paesi come il Giappone, sale di zero. Perché? Le spiegazioni più standard, l’euro, l’arrivo dei cinesi, la globalizzazione, la mancata flessibilità del lavoro non bastano. Quello che sembra avere un ruolo importante è il non aver saputo sfruttare la rivoluzione informatica: l’Italia – spiega – investe meno in questo settore” e l’effetto di questo investimento è stato “molto basso”.
(Adnkronos) – Ma le innovazioni, per avere un effetto importante, hanno a loro volta bisogno di “una trasformazione manageriale e organizzativa”. Passaggi che l’Italia “non è stata capace di fare”. L’economista porta l’esempio dei carri armati: “Nel ’40 la Germania vinse sulla Francia pur avendo meno carri armati perché aveva cambiato il modo di utilizzarli, mentre la Francia era rimasta al metodo della Prima Guerra mondiale”. Le pratiche “clientelari e tradizionali” dell’Italia mal si sposano “con l’aumento di efficienza e con il processo di informatizzazione”.
La riforma della pubblica amministrazione diventata legge “va nella giusta direzione”, ma, secondo Zingales, “non basta cambiare i pc perché la produttività aumenti. Servono aggiornamenti è una reingegnerizzazioni dei processi. Fare in maniera digitale quello che si faceva prima con la carta non cambia i processi”. Ciò che appunto manca all’Esecutivo guidato da Matteo Renzi, “è una visione del dove ci sta portando il primo ministro, dal punto di vista economico e delle riforme. Si può anche giustificare, ad esempio, il Tfr in busta paga, ma bisogna dire perché – conclude – lo si fa”.