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Cyber-attacco alle poste americane, sospetti sugli hacker cinesi

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Washington, 11 nov. (AdnKronos) – Attacco hacker al servizio postale degli Stati Uniti. Sospettati di questa intrusione che ha violato le reti informatiche e i dati di più di 800.000 dipendenti delle poste americane sarebbero hacker del governo cinese. Violazione che ha colpito nominativi, date di nascita, numeri di previdenza sociale, indirizzi e altre informazioni.
L’intrusione è stata scoperta a metà settembre, ha riferito un funzionario del Postal Service al ‘Washington Post’, senza però fare riferimento a chi possa essere considerato responsabile dell’attacco, sul quale l’FBI sta conducendo un’indagine.
L’hackeraggio ha colpito anche i dati dei clienti che hanno contattato il customer care delle poste via telefono o e-mail tra il primo gennaio e il 16 agosto scorso ma, afferma un funzionario dell’USPS (United States Postal Service), in questo caso non dovrebbero essere stati violati i numeri di previdenza sociale.
Secondo quanto suggerito da Joshua Campbell, un portavoce dell’FBI, chi sospetta casi di furto di identità deve segnalare il fatto al centro denunce per i crimini su Internet del Federal Bureau.
Per i funzionari del Postal Service, però, questa intromissione – effettuata da qualcuno molto esperto – non sembra essere legata a furto di identità o a frodi con carta di credito.
La notizia dell’attacco arriva nelle ore in cui Barack Obama ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping al summit Apec per la Cooperazione economica Asia-Pacifico. Sulla vicenda, il governo di Pechino ha fortemente respinto le accuse di furto informatico, osservando che la legge cinese proibisce i cybercrime.