Home Nazionale Dalla zanzara di ‘Jurassic Park’ al ‘Pollosauro’ del Montana, la sfida di un paleontologo Usa

Dalla zanzara di ‘Jurassic Park’ al ‘Pollosauro’ del Montana, la sfida di un paleontologo Usa

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Washington, 12 nov. (AdnKronos) – Riportare in vita un dinosauro, come in ‘Jurassic Park’. Senza ricorrere al sangue dell’enorme rettile preso da una zanzara conservata nell’ambra giurassica ma, più semplicemente, ricorrendo a un pollo. L’idea è del più famoso paleontologo al mondo, Jack Horner, e risale al 2009 quando, in modo audace, nel libro ‘Come costruire un dinosauro’ propose di ri-creare un piccolo di rettile riattivando DNA antico trovato nei suoi discendenti viventi, i polli.
Il suo discorso sul tema al TED 2011 – la conferenza annuale che si svolge a Monterey, in California, con lo scopo di diffondere idee (‘ideas worth spreading’) – è diventato virale per alcuni mesi prima di finire nel dimenticatoio.
Mentre il web proponeva migliaia di altri video e idee più o meno virali, Horner ha continuato a lavorare instancabilmente al progetto ‘Pollosauro’ assieme al suo team. E, come riporta il ‘Washington Post’, Il progetto ha già prodotto le prime ricerche nel campo dello sviluppo embrionale di code.
Sul sito del TED si legge che Horner ha “dedicato la propria carriera al tentativo di ricreare un dinosauro”, recuperando “fossili con vasi sanguigni e tessuti molli straordinariamente intatti”, senza però mai riuscire a trovare del DNA.
L’acido desossiribonucleico del resto non si conserva facilmente; con le migliori condizioni (con il freddo e senza germi) potrebbe sopravvivere a lungo, forse anche milioni di anni. Ma 65 milioni di anni fa, quando i dinosauri sono scomparsi, queste condizioni non c’erano. E non importa quanto possano essere perfette le condizioni di una zanzara in una goccia d’ambra: in questo modo non sarà mai possibile ricreare un dinosauro. E Jack Horner lo sa.
Così, servendosi dei discendenti viventi dei rettili giurassici, i polli, il paleontologo – curatore al ‘Museum of the Rockies’ a Bozeman, in Montana, nonché consulente tecnico per il film di Steven Spielberg – cerca di ottenere una manipolazione genetica per ripristinarne le caratteristiche ancestrali, dai denti alla coda, fino agli arti anteriori, e ottenere le risposte giuste per centrare il suo obiettivo: dare vita al ‘Pollosauro’.