Home Nazionale Dalle alghe marine i detersivi per la casa, l’olio di palma ha i giorni contati

Dalle alghe marine i detersivi per la casa, l’olio di palma ha i giorni contati

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Roma, 2 apr. (Adnkronos) – Sembra che l’olio di palma, componente base della maggior parte dei detersivi per la pulizia della casa, abbia i giorni contati, con gran sollievo per le foreste tropicali che vengono distrutte proprio per favorire la piantagione delle palme. L’alternativa è un liquido estratto dalle alghe marine che ha superato brillantemente le ‘prove di pulito’ a cui è stato sottoposto dai tecnici della Ecover, l’azienda produttrice della nuova linea di detergenti che verrà lanciata in Europa entro il 2014.
L’olio di palma è componente base sia di detersivi, dalla casa alle persone, che di alcuni alimenti e le piantagioni delle palme occupano gli spazi una volta occupati dalle foreste pluviali e le torbiere, in particolare nel sud est asiatico. La distruzione di queste aree fa aumentare le emissioni di carbonio e minaccia la biodiversità.
“Attraverso la nostra ricerca per sostituire l’olio di palma, abbiamo scoperto che le alghe sono in grado di produrre uno dei più puri e puliti oli disponibili, ha dichiarato Dirk Develter, responsabile della Ricerca e Sviluppo della Ecover, gli oli algali hanno un’impronta ecologica molto più bassa rispetto alla maggior parte degli oli tropicali, come l’olio di palma, che li rende ideali per i prodotti per la casa”.
All’inizio, della produzione, riferisce la Ecover, solo il 7% dell’olio di palma presente nei detersivi verrà sostituito con il liquido estratto dalle alghe e la percentuale verrà aumentata mano a mano che la gente si abituerà ad usarlo.
Ecover sta anche sperimentando l’utilizzo di batteri per convertire materiale organico in sostanze chimiche utili, nel 2013 la società si è impegnata sul fronte del recupero e del riciclo della plastica dal mare per produrre bottiglie sostenibili e riciclabili.
Attualmente le alghe sono anche oggetto di una serie di studi tesi alla produzione di biocarburanti per le aziende e i trasporti, la marina militare statunitense ha già testato con successo il combustibile derivato dalle alghe sulle sue navi.