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Dallo gnocco fritto al Chianti doppio evento Streetfood

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Roma, 6 giu. (Labitalia) – Doppio appuntamento per abbinare lo street food gemellato con lo gnocco fritto al Lambrusco di Sorbara e il Chianti Classico. Da oggi a domenica, la carovana dei cibi di strada targata Streetfood si divide in due gruppi. Uno a S. Prospero sul Secchia (Modena), in Emilia, nei luoghi danneggiati dall’ultima scossa di terremoto per far rinascere il territorio, l’altro rimane nel Chianti Classico, a Castellina in Chianti (Siena), per la ‘Pentecoste a Castellina’ in collaborazione con l’Associazione Viticoltori.
Saranno sempre in pista gli ‘evergreen’ del cibo di strada di qualità targato Streetfood divisi nei due eventi. Fra questi: i siciliani pane ca’ meusa, pane e panelle, arancine, cannoli, la pasta piemontese cotta e servita da un’apecar, piada romagnola, pesce fritto nel cono, dolci del Nord europa, Porchetta di Monte San Savino, olive ascolane, lampredotto e trippa di Firenze, bombette di Alberobello, Arrosticini abruzzesi, cocktail bar su rimorchio a forma di lime, pastin bellunese con carne e formaggio delle dolomiti, dolci serviti da un’altra apecar, patata tornado tagliata a spirale da cruda poi fritta e servita al momento, il panuozzo e taralli su roulotte anni ’70. Il tutto sarà accompagnato anche da genuina birra artigianale presso lo stand informativo Streetfood.
Tra gli ospiti stranieri: Griglia argentina, paella spagnola e tacos mexicani. A Castellina, presso il parco delle Casce, sotto la torre del borgo medievale, gli stand e foodtruck aprono oggi dalle 17 alle 24, domani dalle 10 alle 24 e domenica dalle 10 alle 22.
A S. Prospero (Modena), presso Villa Tusini (Via Pace), in via di recupero architettonico, i cibi di strada incontrano il Lambrusco di Sorbara, i prodotti tipici emiliani abbinati all’immancabile gnocco fritto. Nel piazzale della Villa, dove alcuni commercianti evacuati dai propri immobili inagibili esporranno e venderanno i propri articoli, non mancheranno concerti di musica dal vivo, cabaret e Radio Bruno sarà fissa per raccontare in tempo reale lo svolgimento dell’evento.
“Il cibo di strada – dichiara Massimiliano Ricciarini, presidente dell’Associazione Streetfood – è cultura al pari di tutte le tradizioni enogastronomiche che raccontano la storia dei territori italiani di appartenenza. Il cibo di strada non è solo show cooking e marketing spicciolo per sola apparenza e sfruttamento dell’onda modaiola di tanti che si sono accodati recentemente per ‘cavalcarla’. Noi ci teniamo a portare avanti il nostro progetto culturale dal lontano 2004 garantendo varietà di offerta gastronomica di qualità da produttori selezionati e l’Italia dimostra di apprezzare questo nostro impegno rimanendone soddisfatti nei singoli eventi e pronti a ripeterli di anno in anno”.