Roma, 25 set. (Adnkronos) – “Il gruppo Gal voterà a favore, ma personalmente sarei portato a votare contro. E non perché io non riconosca il valore delle missioni a cui abbiamo e stiamo partecipando proteggendo i civili e ostacolando le barbarie, ma perché sono soldi che andrebbero spesi per altre esigenze”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, durante le dichiarazioni di voto al decreto Missioni. “Noi -ha spiegato- ci accingiamo a reiterare un decreto stanziando mezzo miliardo di euro che fa il paio con il decreto già approvato per il primo semestre con 550 milioni”.
“Con questo decreto, insomma -ha aggiunto- non facciamo che prendere oltre un miliardo di euro e destinarlo ad attività militari. Credo però che non ce lo possiamo permettere. Abbiamo stanziato 34 milioni per i banchi alimentari, per la Caritas e gli altri che devono fornire cibi di prima necessità a quello stuolo di italiani che vivono in indigenza. Quando però ci hanno chiesto di portare questo fondo a 100 milioni lo abbiamo negato”.
“E oggi questo ennesimo stanziamento -sottolinea- che nasce dall’ambizione di schierare le nostre forze armate all’interno delle scacchiere internazionali per raggiungere una certa considerazione della comunità politica internazionale. E’ questa superbia nazionalistica che ci anima e ci costringe a mantenere le nostre truppe all’estero”. A leggere questo decreto, per altro, ha concluso D’Anna, “si resta stupefatti: la maggior parte delle risorse infatti sono stanziate per scenari tattici e militari mentre per iniziative umanitarie le cifre sono irrisorie”.