Washington, 16 set. (Adnkronos) – Gli esperti Usa che stanno esaminando le cause dell’incendio che in estate ha determinato la messa a terra degli F35 potrebbero individuare la “causa principale” del problema entro la fine del mese e giungere ad una soluzione entro la fine dell’anno.
Come riporta il Washington Post, i tecnici, dopo l’incidente del 23 giugno scorso, hanno stabilito che si è verificato un eccesso di frizione tra una guarnizione del rotore del motore e un componente in plastica che dovrebbe assorbire il contatto. Poiché il motore si espande a causa del calore generato durante il volo, specialmente durante le manovre più estreme, è prevista una certa quantità di attrito tra i componenti.
Il problema è stato “sottostimato”, ha ammesso con franchezza il generale dell’Aeronautica Usa Christopher Bogdan nel corso di una conferenza nel Maryland. La frizione tra i componenti ha fatto sì che la temperatura dei metalli raggiungesse temperature quasi doppie rispetto al normale. Questo ha provocato delle microfratture nel motore, che in seguito sono aumentate. Per il generale Bogdan, il problema non dovrebbe comunque causare particolari ritardi al progetto.