Home Nazionale Diffamazione: stop carcere ma multe salate giornalisti anche on line/Scheda (2)

Diffamazione: stop carcere ma multe salate giornalisti anche on line/Scheda (2)

0

– Rettifiche. Più severa di quella attuale la procedura per la rettifica: va pubblicata gratuitamente, senza commento senza risposte e senza titolo con un ‘format’ preciso, che indica che si tratta, appunto, di “rettifica” di un dato articolo, con i riferimenti al titolo, alla data e all’autore.
La rettifica viene pubblicata su richiesta dei soggetti “di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Purché, le dichiarazioni o le rettifiche “non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale o non siano documentalmente false”. Viene precisato, inoltre, che direttore e vice direttore responsabile rispondono di quanto pubblicato senza firma.
Internet. Una prima ‘finestra’ normativa su quanto pubblicato in generale sul web è quella che recepisce la sentenza della Cassazione del 2012. E un primo passo per il diritto all’oblio quello che stabilisce che l’interessato può chiedere l’eliminazione “dai siti internet e dai motori di ricerca” dei contenuti diffamatori o dei dati personali trattati in violazione della legge. In caso di rifiuto il cittadino può chiedere che un giudice disponga la rimozione di immagini e dati di quella natura. Non solo: in caso di morte dell’interessato, tali facoltà e diritti “possono essere esercitati dagli eredi o dal convivente”.