Caserta, 20 ott. – (Adnkronos) – Vendevano droga a domicilio, portandola direttamente nelle case dei tossicodipendenti, senza passare per le piazze di spaccio. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli a conclusione di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Carmine Grasso e Giovanni Triola, residenti rispettivamente a Casavatore (Napoli) e nel quartiere Scampia di Napoli, nell’ambito della seconda fase dell’operazione ‘Coca Express’.
Le indagini sono infatti la prosecuzione dell’attività investigativa dei militari della Tenenza di Piedimonte Matese che, nel 2013, consentì l’arresto di sedici persone, accusate di far parte di un’associazione per delinquere, legata al clan degli scissionisti e finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti su tutto il territorio nazionale.
Grazie ad alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato, in due distinte operazioni, oltre un quintale di hashish e due chili di cocaina, con l’arresto in flagranza dei due. Grasso aveva prodotto anche documenti falsi per simulare la sua assunzione come operaio presso una ditta di Pistoia.
Nel corso dell’operazione di questa mattina le Fiamme gialle hanno inoltre sequestrato ottantamila euro depositati su quattro conti correnti intestati a due soggetti compiacenti di Casavatore, padre e figlia, su cui venivano raccolti i proventi dell’illecita attività, parte dei quali sono stati riciclati per l’acquisto di un immobile già oggetto di precedente sequestro.