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Ebola, incontro con gli specialisti della Asl8 con i volontari che operano nelle ambulanze

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Ebola, incontro con gli specialisti della Asl8 con i volontari che operano nelle ambulanze
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AREZZO –  Che l’epidemia di ebola arrivi in Italia è considerata una possibilità piuttosto remota.

Ma il tam tam mediatico mondiale da una parte, le raccomandazioni del Ministero dall’altra, spingono tutti coloro che per un motivo o per l’altro possono trovarsi a trattare casi di sospetta infezione, ad essere informati ed attrezzati adeguatamente.

Le aziende sanitarie, compresa ovviamente la Asl 8, ha protocolli definiti e, come avviene anche per altre forme infettive assai più probabili (tubercolosi, hiv, meningiti, ecc…) si verificano periodicamente conoscenza e efficienza dei percorsi assistenziali, disponibilità di presidi protettivi, preparazione del personale e dei sistemi di controllo.

Tra i soggetti per i quali è necessario un costante aggiornamento, ci sono i volontari che operano nelle ambulanze a servizio del 118.
Ieri sera presso la storica sede della Misericordia di Arezzo si è svolta una assemblea di volontari provenienti da tutta la provincia ed appartenenti a tutte le associazioni per ascoltare i responsabili che in Asl gestiscono questo tipo di emergenze e per porre domande e richieste.

Michele Mecca, responsabile dell’unità operativa di igiene delle strutture sanitarie aziendali,  Danilo Tacconi, direttore delle Malattie infettive,  e Massimo Mandò, capo del Dipartimento delle Emergenze Urgenze, hanno illustrato le regole, l’origine e lo sviluppo della malattia e le modalità di protezione da adottare, l’approccio tecnico in fase di emergenza e trasporto.

Numerose le domande e i chiarimenti richiesti da parte dei volontari.

Sono stati chiariti compiti e atteggiamenti da tenere nelle diverse situazioni (autisti e volontari non avranno contatti diretti con eventuali sospettati di contagio, ma spetterà il compito esclusivamente a infermieri e medici dell’emergenza, appositamente istruiti ed attrezzati).

Sono state ribadite a tutti i soccorritori volontari anche le norme di sicurezza per se e per gli altri da tenere, oltre che per l’ebola, di cui, va ribadito, i sistemi di sicurezza e controllo adottati in porti e aeroporti riducono drasticamente  la possibilità di avere dei casi, anche per le altre infezioni epidemiche che invece  sono presenti più volte ogni anno anche nella nostra provincia.