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Ebola: Telesca, in Friuli da tavolo emergenze misure prudenziali

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Roma, 13 ago (AdnKronos Salute) – Misure prudenziali contro l’emergenza Ebola in Friuli Venezia Giulia, anche se nella Regione il rischio è praticamente bassissimo. Coordinato dalla direzione centrale Salute, si è riunito a Trieste il tavolo di lavoro che coinvolge i vertici delle Cliniche di malattie infettive di Trieste e Udine, del Laboratorio virologico di riferimento dell’Università di Trieste, dei Servizi di epidemiologia regionali, degli Uffici di Sanità marittima ed aeroportuale e della Protezione civile. Il primo obiettivo dell’incontro era aggiornare, sulla base delle ultime indicazioni dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), il protocollo messo a punto dalla Regione il 19 maggio scorso, in anticipo rispetto alle misure internazionali di profilassi decise in seguito all’emergenza Ebola nell’Africa occidentale.
“Per tutto ciò che contraddistingue questa forma virale e per quanto dichiarato dalla stessa Oms, possiamo confermare che essa non arriva sui barconi dei migranti ed è decisamente remoto il rischio di importare l’infezione, anche perché l’Italia non ha collegamenti aerei diretti con i paesi colpiti” ribadisce l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. “Questa Regione – continua l’assessore – è tuttavia da anni pronta ad affrontare ogni tipo di emergenza sanitaria grazie alla task force multidisciplinare che si è riunita oggi ed ha comunque stabilito di predisporre un format operativo da mettere a disposizione di tutto il sistema della salute, incluso il mondo della sanità territoriale”.
Il tavolo ha pertanto verificato e confermato sia la capacità di accoglienza presso le strutture preposte alla gestione delle malattie infettive nei poli specialistici di Udine e Trieste che il possesso, da parte di quest’ultime, di tutti i parametri di contenimento d’ogni possibile forma di contagio. Nel corso della riunione di oggi è stato inoltre deciso di predisporre tanto una scheda per i centri di primo intervento (pronto soccorso) che riassuma tutte le informazioni utili all’operatività di base, quanto una nota esplicativa da inviare agli esponenti di tutti i livelli della sanità territoriale. Infine la Protezione civile regionale è stata investita del ruolo di interfaccia nei rapporti tra il sistema sanitario e quello delle Prefetture e delle autorità di Pubblica sicurezza. “Per prudenza estrema abbiamo creato una rete operativa in grado di interagire con prontezza – spiega l’assessore – anche se, stante il quadro attuale, il rischio che il virus arrivi in Friuli Venezia Giulia è davvero bassissimo”.