Home Attualità Ecclestone: “Marussia e Caterham via? Nessuno ne sentirà la mancanza”

Ecclestone: “Marussia e Caterham via? Nessuno ne sentirà la mancanza”

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Roma, 14 nov. (AdnKronos) – “Nessuno sentirà la mancanza di Marussia e Caterham”. Bernie Ecclestone dà il benservito ai due piccoli team colpiti da gravi problemi finanziari. In un’intervista a Campaign Asia-Pacific, pubblicazione legata al magazine Autosport, il boss del circus esclude che le difficoltà delle piccole scuderie possano portare a una crisi della F1.
“Non sono affatto preoccupato. Nessuno sentirà la mancanza di Marussia e Caterham perché non sono due team vincenti. La gente potrebbe conoscere i loro nomi solo per via del problema in cui si trovano. Se vuoi essere riconosciuto devi fare qualcosa”, dice Ecclestone, che poi si lancia in un paragone azzardato con il caso di Oscar Pistorius, il campione paralimpico condannato per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp.
“Questo povero ragazzo in Sudafrica, per esempio, ha riscosso più interesse a causa di quello che gli è successo piuttosto che per le medaglie che vinceva. Nessuno pensava a lui. Se non ci fosse stato questo caso, probabilmente sarebbe stato dimenticato. E lo stesso vale per queste due squadre”, è l’opinione di Ecclestone. “In F1 servono squadre come la Ferrari -sottolinea-. Se fai il nome della Ferrari a qualcuno, in qualsiasi parte del mondo, tutto sapranno di cosa si sta parlando. Se invece dici Marussia no”.
“Le cose stanno così -prosegue Ecclestone-, è ancora una questione di brand. La Ferrari è un marchio particolarmente collegato con un prodotto ed è conosciuto proprio per questo prodotto”. Secondo ‘Big Bernie’, Marussia e Caterham hanno speso oltre le loro possibilità e per questo sono crollate. Da qui, la soluzione per gli altri piccoli team: “Basta non spendere così tanto. Questi team non devono avere difficoltà finanziarie, devono pensare a come spendere e fare il meglio che possono con questi soldi”.
Il magnate britannico fa poi l’esempio della Williams: “Anni fa, Frank aveva un budget molto piccolo e in generale era nei guai. Eppure ha sempre pagato ogni dollaro che doveva. Ha messo in pista la sua squadra basandosi sulla quantità di soldi che poteva trovare. Non aveva il sogno di competere con la Ferrari. Alla fine le cose sono migliorate, ha costruito il business e ora è arrivato dove si trova. Non è così anche nella vita? E’ lo stesso problema con le donne e le carte di credito”.