– Favia punta il dito, infatti, contro le parlamentarie del Movimento 5 Stelle che “sono una barzelletta taroccata e non controllabile”, ma anche contro lo stesso Movimento fondato da Grillo e Casaleggio che definisce “un ufficio di collocamento per mediocri”. Ce n’è anche per gli eletti pentastellati che, secondo Favia, “ormai lavorano per un brand e non più per i cittadini”. La critica a Grillo, dunque, è chiara da parte del consigliere che per il Movimento fu anche candidato alla presidenza della Regione, ma poi fu anche il primo ad entrare in rotta di collisione con l’ex comico genevose, ottenendo l’espulsione, per un fuorionda televisivo.
Ora l’obiettivo è chiamare a raccolta tutti quelli che aderirono al Movimento 5 Stelle dalla prima ora e e che però sono fuoriusciti o espulsi, per diversi motivi, includendo anche le forme della società organizzata sui territori. Tra i dissidenti più noti che aderiranno al progetto di Favia ci sono la consigliera comunale di Bologna Federica Salsi che anticipa Favia “sarà alla riunione per la costituzione del Comitato elettorale”.
Ma, riferisce il consigliere, ci saranno anche gli ex pentastellati Raffaella Pirini di Forlì e Valentino Tavolazzi di Ferrara, accanto agli attivisti “delle liste civiche nate a Cento e Cesena, dei tantissimi comitati per i beni comuni, la difesa del suolo, contro le trivellazioni, il biogas, le speculazioni”. E ancora militanti delle “associazioni politiche non profit che – rimarca Favia – non si sentono più rappresentanti dai partiti, compreso il Movimento 5 Stelle che ormai è un partito come gli altri”. (segue)