(AdnKronos) – Tuttavia, rileva l’Aie, “i timori per la sicurezza energetica crescono” in particolare a causa delle turbolenze in alcuni parti del Medio Oriente, “che resta la sola grande fonte di petrolio a basso costo” e a causa “delle tensioni tra Russia e Ucraina che hanno riacceso le preoccupazioni circa la sicurezza del gas”.
L’energia nucleare, sottolinea l’Agenzia internazionale per l’Energia, “che per alcuni paesi riveste un ruolo strategico per la sicurezza energetica”, ha di fronte a sé “un futuro incerto”. La quota del gas, nel mix energetico dell’area dell’Ocse, crescita: nel 2030 “diventerà anche il principale combustibile, aiutato dai nuovi regolamenti negli Stati Uniti che limiteranno le emissioni Co2”. Contrariamente al petrolio, sottolinea l’Aie, “la produzione di gas aumenta quasi ovunque”, l’Europa essendo la principale eccezione, e il “gas non convenzionale rappresenta circa il 60% della crescita globale”.
I progressi tecnologici e nell’efficienza “sono motivi di ottimismo ma saranno necessari sforzi politici sostenuti per far evolvere i trend energetici nel senso migliore”. Nonostante questi progressi “i trend energetici globali non sono facilmente modificabili e restano preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza e la sostenibilità dell’approvvigionamento energetico”. Temi questi “che non si risolveranno da soli”. Pertanto, rileva l’Aie, “sono necessarie azioni” da parte dell’industria e dei responsabili politici.