dichiarazione del consigliere regionale Enzo Brogi sulla rimozione dell’opera, costituita da piante di canapa, nell’ambito di Icastica ad Arezzo:

Non so nulla dei tre artisti che avevano esposto il loro prato ad Icastica, nè del valore dell’opera oramai irrimediabilmente recisa. Ma l’idea del “tabula rasa”, non mi piace.

So bene che siamo lontani dalla distruzione dei Bouddha di Bamiyan, ma far sparire le opere d’arte mi inquieta assai, così come le censure o i veli del pudore rinascimentale.
Nel caso poi della canapa fatta tagliare, ho letto essere sativa, di quella che anche nelle nostre campagne si usava per i tessuti e le corde e che, nelle volontà degli artisti, stava crescendo per trasformarsi in un innocuo labirinto, di cui magari pochi si sarebbero accorti.
L’arrivo del trinciaerba potrebbe far pensare ad un pregiudizio perbenista e giovanardiano, che però non renderebbe onore alla città illuminata che Arezzo si vanta di essere. Vuoi vedere che essendo anche il Sindaco un artista, non sia d’accordo con i giovani aretini? Magari hanno fatto come l’artista pop Robert Rauschenberg che cancellò un disegno regalatogli dal collega Willem De Kooning, e fu un successo per entrambi… in fondo in fondo si sa che soprattutto con l’arte contemporanea, più se ne parla e meglio è!