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Esodo: allarme degli esperti, italiani al volante stanchi e stressati

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Roma, 1 ago. (AdnKronos Salute) – Italiani al volante per il primo vero esodo estivo, partono impreparati e inconsapevoli dei rischi. Nonostante le raccomandazioni siano sempre le stesse, quando si tratta di mettersi in macchina lasciano da parte ogni precauzione, tanto che secondo 9 esperti su 10, partono impreparati, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella degli altri. Alla base di questo atteggiamento c’è il non tener conto delle condizioni psicofisiche (52%), affrontare il viaggio senza il giusto riposo (44%), mangiare troppo prima di mettersi alla guida (35%) o al contrario non mangiare affatto pur di partire (33%) e dimenticarsi di portare sufficienti scorte di acqua a bordo (38%) rischiando i cali di attenzione e concentrazione tipici della disidratazione (55%).
E’ quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio Sanpellegrino su circa 50 esperti tra medici, nutrizionisti e dietologi per capire quali sono errori e atteggiamenti scorretti che si commettono durante l’esodo estivo e le regole per affrontarlo al meglio. Per un esperto su 3 (32%) le partenze intelligenti sono assolutamente sconosciute. Questo perché, come rivela la stragrande maggioranza, gli italiani partono assolutamente ‘impreparati’ e ‘per nulla informati sui rischi’ che un tale viaggio può rappresentare per la salute e la sicurezza propria e degli altri. Capita così che l’orario di partenza viene stabilito in base al traffico (24%) e alle condizioni psicofisiche ottimali per guidare (52%) e senza il giusto riposo (44%). Insomma l’importante è partire il prima possibile.
Per il 54% degli esperti questa disattenzione può aumentare il rischio di trovarsi coinvolti in incidenti dovuti a scarsa concentrazione e riflessi appannati. E tra i soggetti più a rischio non ci sono solo i guidatori (37%): anche i passeggeri, bambini piccoli (27%) e anziani (29%) sono particolarmente sensibili allo stress di un viaggio mal preparato. Se a questo si aggiungono le code interminabili e le temperature dentro e fuori la macchina, ecco che stanchezza (22%) ed esaurimento (26%) rappresentano i primi nemici delle vacanze. Condizione che porta nei villeggianti un aumento dell’ansia (42%) e dell’aggressività (54%).
“Il viaggio è un progetto: va pianificato ma allo stesso tempo bisogna affrontarlo con la giusta dose di ottimismo e di flessibilità – spiega Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano – Non dobbiamo cercare di pianificare l’imprevedibile, ma il probabile: portiamoci sempre riserve di acqua, pensiamo al viaggio come l’arte integrante della vacanza, pianifichiamo quindi qualche sosta di piacere per scaricare l’ansia”. Anche l’alimentazione e l’idratazione giocano un ruolo fondamentale nella buona riuscita del viaggio. E se c’è chi non presta attenzione alla quantità di cibo che mangia prima della partenza (35%) – cosa che può portare a sonnolenza (44%) e annebbiamento della vista (32%) – c’è chi al contrario pur di far in fretta mangia di corsa (33%), o si dimentica di portare in macchina sufficienti bottiglie di acqua (38%). Con la conseguenza di andare incontro a disidratazione e tutti i disagi che ne conseguono”.
Tra i falsi amici di chi si mette in viaggio c’è anche l’utilizzo senza criterio dell’aria condizionata (53%). A temperature eccessivamente basse disidrata (32%) e può determinare il colpo di calore (24%), specialmente rispetto al clima esterno. Ma occorre tener presente anche il livello di umidità: un’aria troppo secca altera la cute (36%) rendendola meno permeabile. Infine, venendo al capitolo caffè e sostanze stimolanti, l’idea è che migliorano i riflessi ma, in realtà, un uso sconsiderato aumenta solo lo stress e il nervosismo (54%).