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Europee: dal 1979 a oggi astensione sempre in crescita

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Roma, 24 mag. – (Adnkronos) È l’astensione l’avversario da battere per tutti i partiti che domani si affronteranno nelle elezioni Europee in Italia. Evocato e temuto per l’intera campagna elettorale, è cresciuto e divenuto sempre più forte nelle tornate succedutesi dal 1979 ad oggi.
Gli italiani furono chiamati ad eleggere per la prima volta il Parlamento europeo il 10 giugno del 1979 e fu in quella occasione che si raggiunse il picco di partecipazione, con un’affluenza pari all’85,65 %. In particolare su 42.203.405 aventi diritto si recarono alle urne in 36.148.180. Poi un’astensione via via crescente.
Il 17 giugno 1984 sono chiamati alle urne 44.948.253, votano in 37.069.626, con una percentuale pari all’82,47%. Cinque anni dopo, il 18 giugno 1989, gli elettori sono 46.346.961, i votanti 37.572.759, pari all’81,07%. Il 12 giugno del 1994 le prime elezioni dopo la discesa in campo di Silvio Berlusconi e la prima volta che l’affluenza scende sotto l’80 per cento, superando di poco il 70. In particolare su 48.461.792 di iscritti alle liste elettorali si presentano alle urne in 35.667.440, pari al 73,60%. (segue)