Home Nazionale Expo 2015: dai vivai interattivi ai mercati rionali, tutto in Palazzo Italia

Expo 2015: dai vivai interattivi ai mercati rionali, tutto in Palazzo Italia

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Roma, 5 mag. (Labitalia) – Il conto alla rovescia è iniziato ufficialmente 4 giorni fa: il 1° maggio 2015 sarà infatti la giornata di apertura a Milano di Expo 2015, evento al quale, fino al 31 ottobre 2015, sono attesi oltre 20 milioni di visitatori. Si comincia così a delineare forma e contenuto del Padiglione Italia: ideato da Marco Balich (lo stesso che ha creato e prodotto le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006), sarà ospitato nel Palazzo Italia, una vera e propria architettura-paesaggio, dalla forma di un albero foresta, in cui il visitatore potrà immergersi e vivere una esperienza emozionante attraverso suggestioni visive e vibrazioni luminose.
Le forme di Palazzo Italia, che sarà alto 25 metri, sono già un rimando ai contenuti: al suo interno infatti, tra tecnologia e natura, si riprodurrà il mondo della nostra migliore produzione. Prenderanno vita, anche attraverso sapienti accorgimenti digitali, campi, vivai, serre interattive, lavorazioni e – nella logica della filiera ‘dal produttore al consumatore’ – anche i nostri mercati storici più prestigiosi, dalla Vucciria di Palermo a Campo di Fiori di Roma, passando per il Rialto di Venezia.
Tra gli animatori del Padiglione Italia ci sarà Coldiretti. “L’Expo rappresenta l’occasione per raccontare l’eccellenza di un modello di sviluppo che fonda il suo successo sulla distintività e sul legame con il territorio”, afferma con Labitalia il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “la chiave del successo è la capacità di mantenere saldi i valori della verità e della trasparenza nel rispondere ai bisogni dei cittadini”. “Un segnale – precisa Moncalvo – viene proprio dall’aumento del 67% gli acquisti diretti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.”
“La sfida vera – sottolinea Moncalvo – è cosa fare da qui all’Expo, andando a vedere cosa già oggi stiamo perdendo in termini di posti di lavoro e possibilità di futuro a causa dell’italian sounding di matrice italiana, alimentato quotidianamente dalle importazioni di prodotti agricoli dall’estero che diventano ‘magicamente’ made in italy a causa della mancanza dell’origine in etichetta. Abbiamo alcune norme attuate a metà, come quella sull’etichettatura e la legge salva-olio che – sottolinea il presidente- rappresentano un elemento fondamentale per capire cos’è il vero agroalimentare Made in Italy”.
“Dobbiamo fare in modo che l’Expo sia l’occasione in cui come sistema Paese dimostriamo di avere già fatto quelle poche ma importanti azioni, che peraltro hanno costo zero per il governo, che ci consentano finalmente di portare avanti il vero Made in Italy che – ha concluso Moncalvo – è quello che coinvolge al filiera agroalimentare a 360 gradi a partire dall’agricoltura e dai territori”.
La partecipazione italiana a Expo Milano 2015 è organizzata nell’area del Cardo, uno dei due assi perpendicolari che, insieme al Decumano, formano la griglia del masterplan di Expo. Il Cardo – un viale pavimentato largo 35 metri e lungo 325 metri, coperto da tende – ospiterà una molteplicità di attività espositive e istituzionali che vogliono rappresentare la varietà e la ricchezza dell’Italia.
Palazzo Italia, invece, con il suo ‘albero’, è l’unica struttura della manifestazione destinata a rimanere anche dopo la fine dell’Expo 2015.
Con 9.000 mq di superficie esterna, 900 pannelli tra piani e curvi, 10.560 ore di ricerca dedicate al progetto e 15 i ricercatori coinvolti nella messa punto del nuovo prodotto, è un progetto di avanguardia, anche nella sostenibilità. Le 2.000 tonnellate di cemento biodinamico utilizzate sono infatti pannelli realizzati con tecnologia Styl-Comp, basata su un nuovo materiale concepito in i.lab, il cuore della ricerca e dell’innovazione di Italcementi. La componente ‘bio’ è data dalle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento: a contatto con la luce del sole, il principio attivo presente nel materiale consente di ‘catturare’ alcuni inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. Un polmone verde per tutta la città