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Expo 2015: Doganalisti, categoria fondamentale per fluidità traffici

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Roma, 8 apr. (Labitalia) – “Nella catena logistica è fondamentale il contributo di una figura professionale altamente qualificata, come lo spedizioniere doganale, che, attraverso l’esercizio delle funzioni di rappresentanza doganale e di consulenza per le aziende e le organizzazioni protagoniste dell’Expo 2015, renderà possibile la realizzazione di controlli mirati ed efficaci senza incidere sulla fluidità dei traffici”. A dirlo il p
residente del Consiglio degli spedizionieri doganali, Giovanni De Mari. “L’Expo 2015 – fa notare – è una grande vetrina per l’Italia e rappresenta un’occasione di sviluppo per il suo export nel futuro”.
“Il prevedibile notevole flusso di persone, merci e attrezzature dell’Expo 2015 – spiega il Consiglio nazionale dei doganalisti – porrà delicati problemi organizzativi e di gestione. Un aspetto particolarmente critico è rappresentato dall’arrivo in fiera dei prodotti agroalimentari, essendo l’alimentazione una dei maggiori protagonisti dell’evento”.
“La movimentazione di tali prodotti dovrà -continua l’associazione di categoria- essere attentamente pianificata e monitorata, trattandosi di merci deperibili, soggette a controlli mirati ed efficaci nella fase dello sdoganamento”.
“Per questo, agli iscritti – chiarisce Aldo Lupi, presidente del Consiglio territoriale spedizionieri doganali della Lombardia – abbiamo fornito adeguati strumenti per migliorare l’offerta professionale, per sensibilizzare gli operatori economici sull’importanza dell’evento e sulla necessità di usufruire di esperti di commercio internazionale che possano fornire un valido supporto alle aziende e contestualmente aiutare le istituzioni deputate ai controlli nella gestione dei flussi di merci provenienti dall’estero”.
“I flussi dei prodotti agroalimentari – avverte – dovranno realizzarsi secondo criteri di particolare efficienza, senza tuttavia sacrificare gli aspetti di sicurezza che mirano a garantire la salute dei cittadini”.
“Expo 2015 destina una grandissima attenzione -fa notare il vicepresidente del Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali, Enrico Perticone- al tema della sostenibilità ambientale e al problema cruciale della riduzione della emissione dei gas ad effetto serra. Si pongono spunti di riflessione sulla metodica del Carbon footprint e del Life cycle assesment e su come, in un futuro scenario di medio periodo, i sistemi di rilevazione e classificazione degli scambi internazionale delle merci, potrebbero tentare di rilevare, in maniera sistematica, i dati quantitativi relativi alla virtuosità ecologica delle merci”.