– La decisione di Acerbo arriva a due settimane dalle dimissioni da commissario delegato di Expo 2015 giunte al termine dell’incontro con il presidente di Expo, Diana Bracco, il commissario unico Giuseppe Sala e il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, avvenuto lo scorso 18 settembre nella sede Expo di via Rovello, a Milano. Acerbo aveva mantenuto l’incarico di responsabile unico di Padiglione Italia.
In quella occasione, si era discusso dei possibili risvolti derivanti dall’apertura dell’indagine per corruzione e turbativa d’asta in merito agli appalti del progetto ‘Vie d’Acqua’, giungendo alla decisione di consentire ad Acerbo di continuare a lavorare. “Per il futuro – aveva avvertito Sala- vedremo, ma diciamo che la volontà è di ricominciare con Acerbo con un ruolo limitato e concentrato sul Padiglione Italia”.
Il presidente dell’Anac Cantone, annunciando che “almeno per il momento” l’appalto delle ‘Vie d’acqua’ non sarebbe stato commissariato, aveva più volte sottolineato il carattere temporaneo della decisione: ”Credo – aveva detto – che questa sia una soluzione interlocutoria, anche per capire”.