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Expo: Bracco, al centro del Padiglione il Vivaio, Italia che guarda a futuro

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Milano, 30 mag. (Adnkronos) “Il Vivaio è l’Italia che guarda al futuro, è l’Italia grande paese creatore. Noi dobbiamo avere l’orgoglio di questa capacità”. Così il presidente di Expo 2015 e commissario del Padiglione Italia, Diana Bracco, commenta i contenuti del Padiglione Italia e il suo elemento cardine, il Vivaio. Il Vivaio, sottolinea Bracco, sarà “inteso come un luogo dedicato allo sviluppo delle nuove generazioni. Uno spazio protetto, di crescita, sviluppo, formazione. Un laboratorio d’idee che aiuti i progetti a germogliare e un punto di riferimento per i giovani talenti innovatori, capaci di rinnovare il concetto di eccellenza italiana combinando la tradizione con approcci originali”.
Il presidente della società Expo 2015 sottolinea come “noi vediamo nel passato nel passato la stratificazione della nostra cultura nei tempi, guardandoci intorno, ma dobbiamo guardare anche verso il futuro con le potenze dei nostri territori che tutte quante sono alla base della nostra creatività e dei nostri successi”. Soprattutto secondo Bracco dobbiamo credere “nei nostri giovani con i loro progetti di vita e con la loro capacità di crescere comunque. Noi vogliamo parlare soprattutto alle giovani generazioni ribadisce e le molte iniziative che abbiamo messo in cantiere con le scuole sono un tassello fondamentale per costruire quella ‘Expo Generation’ che dovrà essere più attenta al tema della sostenibilità, più consapevole dei rischi legati a comportamenti alimentari non corretti, e soprattutto più sensibile a cogliere la centralità del tema della nutrizione come sfida cruciale per il nostro secolo”.
Al centro del racconto della nuova identità dell’Italia, oltre al Vivaio, il concetto delle potenze italiane. “Un modo -spiega il presidente- per valorizzare il passato e parlare anche di futuro. Annaffieremo il nostro Vivaio con le eccellenze dei nostri territori che tutto il mondo ci invidia: la potenza del saper fare, la potenza della bellezza, la potenza del limite, la potenza del futuro”. L’ambizione del commissario per il Padiglione Italia, ammette Bracco stessa, “sarebbe di avere una coda di visitatori a Palazzo Italia lunga come quella che a Shanghai si dipanava dal nostro Padiglione che fu uno dei più visitati dopo quello cinese”. Il lascito che l’Esposizione Universale dovrebbe lasciare è “la fiducia in noi stessi. E’ questa forse l’eredità più importante”. (segue)