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Farmaci: cannabinoidi ‘di Stato’, a Istituto militare Firenze lavori in corso

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Roma, 5 set. (AdnKronos Salute) – Lavori in corso per consentire allo Stabilimento chimico-militare farmaceutico di Firenze di produrre farmaci cannabinoidi ‘di Stato’. Prodotti fino a oggi difficili da reperire per i malati italiani bisognosi di lenire dolori da cancro o altre gravi malattie. E le normative emanate dalle Regioni italiani che hanno legiferato in materia indicano proprio questa struttura come potenziale produttore garante a livello istituzionale. A quanto apprende l’Adnkronos Salute, sono in via di preparazione i percorsi e le procedure per concretizzare questa ipotesi. Una sorta di ‘protocollo sperimentale’ per garantire farmaci ‘made in Italy’ e a basso costo.
Alla struttura, nata a fine ‘800 e oggi centro di produzione di molteplici tipologie di farmaci, serviranno poi alcuni mesi, a partire da quando arriverà il via libera ufficiale del ministero della Difesa e della Salute e le indicazioni pratiche, per dare il via alla produzione a regime. Non tempi lunghissimi, comunque.
Nei mesi scorsi, lo Stabilimento chimico-militare aveva denunciato che migliaia di pazienti stavano richiedendo tempi e modi per ottenere prodotti a un costo più basso di quello da pagare per averli dall’estero, grazie alla produzione ‘nostrana’ che sarebbe possibile presso la strutture fiorentina.
“Abbiamo ricevuto migliaia di lettere da famiglie con malati bisognosi di terapia del dolore. Una fiala di farmaco cannabinoide costa oggi sui 700 euro, noi potremmo produrla a costi molto minori. Già lo facciamo per i medicinali orfani, quelli dedicati alle malattie rare, e potremmo farlo anche per gli antitumorali, come il metrotressato, abbassando il costo a circa un quarto dell’attuale”, conferma Domenico Cotroneo, rappresentante sindacale del Farmaceutico militare.
“Il materiale da ‘incapsulare’ – spiega Cotroneo – arriverà al Chimico farmaceutico di Firenze dal Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo. Noi ci occuperemo appunto di finalizzare e standardizzare il prodotto e di trasformarlo in pillole”.