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Farmaci: Osmed, nel 2013 più di 1 al giorno per ogni italiano

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Roma, 14 lug. (AdnKronos Salute) – Nel 2013 in Italia sono state consumate 1.679 dosi di medicinali al giorno ogni 1.000 abitanti (inclusi i consumi erogati dalle farmacie territoriali a carico del Ssn e del cittadino e i consumi in ospedale) e in media ogni connazionale, includendo anche i bambini, ha assunto ogni giorno poco meno di 1,7 dosi di farmaco. Lo segnala il rapporto Osmed dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), presentato oggi a Roma.
Il 70,4% dei consumi è stato erogato a carico del Servizio sanitario nazionale, mentre il restante 29,6% è relativo a dosi di medicinali acquistati dal cittadino. I medicinali per il sistema cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata dagli italiani (525 Ddd ogni 1.000 abitanti die) e a maggior spesa (4.194 milioni di euro, 70,3 euro pro capite). Seguono i farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo sia in termini di consumi (251 Ddd ogni 1.000 abitanti die) sia in termini di spesa farmaceutica complessiva (3.601 milioni di euro). Al terzo posto i farmaci del sangue e organi emopoietici (249 Ddd ogni 1.000 abitanti die), seguiti dai farmaci del sistema nervoso centrale (164 Ddd ogni 1.000 abitanti die) e dai farmaci dell’apparato respiratorio (97 Ddd ogni 1.000 abitanti die).
La prevalenza d’uso di farmaci è stata del 57,2% (53,6% negli uomini e 60,7% nelle donne). Differenze nei consumi fra i generi si evidenziano nella fascia di età 15-64 anni (la prevalenza d’uso è maggiore dell’8% nelle donne rispetto agli uomini).
I maggiori consumatori si confermano i bambini (50%) e gli anziani, quasi il 90% (con età superiore ai 75 anni), che hanno ricevuto almeno una confezione di medicinali.
Le fasce di età superiori ai 65 anni evidenziano una spesa pro capite per medicinali a carico del Ssn fino a 3 volte superiore al valore medio nazionale; inoltre, per ogni individuo con età maggiore ai 65 anni, il Ssn deve affrontare una spesa farmaceutica 6 volte superiore rispetto a quella sostenuta per le fasce di età inferiori. Inoltre, gli ‘over 65’ assorbono il 60% della spesa a carico dello Stato (a esclusione dei consumi ospedalieri) e il 65% dei consumi. Le donne fanno registrare una prevalenza d’uso più alta rispetto agli uomini nell’impiego dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori (a partire dai 35 anni), dei farmaci per il sistema nervoso centrale e degli antimicrobici, specie nelle fasce d’età adulta.