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Festival Cannes: Asia Argento, ‘Incompresa’ e’ personale non autobiografico

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Cannes, 22 mag. (Adnkronos/Cinematografo.it) – ”Non sono la psicologa di me stessa, è un film personale, non autobiografico, non terapeutico: tutta l’arte è autobiografia, diceva Fellini, ma la perla è l’autobiografia dell’ospite”. Parola di Asia Argento, che ritorna a Cannes, sezione Un Certain Regard, con ‘Incompresa’, sua terza opera da regista: protagonista una bambina di 9 anni, Aria, interpretata da Giulia Salerno, che nel 1984 è vittima della separazione dei genitori, Gabriel Garko e Charlotte Gainsbourg.
Sceneggiatura a quattro mani con Barbara Alberti, dal 5 giugno nella nostre sale in 100 copie con Good Films, ‘Incompresa’ ”non è un excursus della mia vita – dice Asia – ma nasce dall’immagine di una bambina cacciata dai genitori che si ritrova in un parchetto con un gatto e la valigia”.
Nell’infanzia – prosegue – ”succede a tutti, anche a chi dice di aver avuto un’infanzia felice per rendersi sopportabile da adulto, di sentirsi vittime di una profonda ingiustizia: questa è una storia universale, italiani e non, bambini e adulti, anche se io volevo scrivere un film per ragazzi e raccontare la famiglia in modo diverso da quel che si fa in Italia: per me la famiglia perfetta non esiste”. ‘Incompresa’ è un film ”scritto pensando sia a Charlotte che a Gabriel, mentre nel caso dei bambini mi sono affidata al casting: quando l’ho vista, ho pensato subito che Giulia fosse Aria. Oggi mi trovo più a mio agio con i bambini che con gli adulti: molte volte bisogna decostruire con gli adulti, con i bambini si può costruire, hanno un’anima pura, profonda”. (segue)